Inevitabile il tuo riferimento, per altro implicito, al "bullismo" generalizzato attuale. Fermo restando che certe fenomenologie sono sempre esistite (pensa al mitico "nonnismo" un tempo praticato con molta disinvoltura e colpevole tolleranza nelle varie caserme), oggi come oggi, vista la prepotente delinquenza minorile imperante, si tende a minimizzare l'esistenza di questi fatti. Come nel caso delle violenze sessuali (la cui maggior parte, tengo a rammentarlo, avviene tra le silenti mura della casa), molti di questi episodi non solo non vengono segnalati, ma neppure denunciati. L'omertà in atto favorisce tali episodi, e crea un fertile terreno a chi fa della prepotenza la propria condotta di vita, complice, certamente, il pauroso silenzio di chi subisce in modo passivo ed impotente. Oggi come oggi, a dire il vero, qualche passo in avanti è stato compiuto: le vittime sempre più spesso trovano il coraggio di confidarsi (prima), e di segnalare (poi). Tuttavia, nonostante ciò, il rapporto tra chi subisce "certe" angherie e chi reagisce ad esse è ancora gravemente in passivo. Ricorda, in ogni caso, che senza una segnalazione ad hoc, ed in mancanza della cosiddetta "flagranza di reato", nemmeno le Forse dell'Ordine possono muovere un dito.
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Ciao ; - )
Complimenti per la domanda, molto interessante !
Secondo me, deriva dalla educazione civica, ovvero
qual è il nostro ruolo individuale, nell' ambito di una comunità di persone
ed implicitamente, estensibile al nostro dovere anche verso le altre forme di vita
come animali, piante e la stessa terra.
HoUnCiaoPerTe ;.- )
Paura e soggezzione del male.
E' molto più facile prendersela con i buoni....
Inevitabile il tuo riferimento, per altro implicito, al "bullismo" generalizzato attuale. Fermo restando che certe fenomenologie sono sempre esistite (pensa al mitico "nonnismo" un tempo praticato con molta disinvoltura e colpevole tolleranza nelle varie caserme), oggi come oggi, vista la prepotente delinquenza minorile imperante, si tende a minimizzare l'esistenza di questi fatti. Come nel caso delle violenze sessuali (la cui maggior parte, tengo a rammentarlo, avviene tra le silenti mura della casa), molti di questi episodi non solo non vengono segnalati, ma neppure denunciati. L'omertà in atto favorisce tali episodi, e crea un fertile terreno a chi fa della prepotenza la propria condotta di vita, complice, certamente, il pauroso silenzio di chi subisce in modo passivo ed impotente. Oggi come oggi, a dire il vero, qualche passo in avanti è stato compiuto: le vittime sempre più spesso trovano il coraggio di confidarsi (prima), e di segnalare (poi). Tuttavia, nonostante ciò, il rapporto tra chi subisce "certe" angherie e chi reagisce ad esse è ancora gravemente in passivo. Ricorda, in ogni caso, che senza una segnalazione ad hoc, ed in mancanza della cosiddetta "flagranza di reato", nemmeno le Forse dell'Ordine possono muovere un dito.
Collusione, compromessi, omertà, interessi, ma non è da escludere la ingenuità di chi dovrebbe agire verso chi è prepotente e meschino.