L'uguaglianza e l'equità sono purtroppo concetti talmente astratti da non poter essere perseguiti in modo perfetto. vi è poi da aggiungere che più aumenta il numero di variabili da considerare circa gli esiti e gli obiettivi di una legge e più lontano sarà il raggiungimento di un risultato in assoluto equo o che tratti allo stesso modo circostanze eguali. Questo per una legge avviene sempre, dato che tocca un numero enorme di soggetti, ciascuno con determinate circostanze personali "tutelate" da altrettanti diritti soggettivi.
Ogni legge perciò deve intrecciare i propri effetti con queste situazioni già coperte da altre norme e dovrebbe perciò fare in modo da non calpestare nessuna di queste situazioni personali.
In questo marasma che si viene così a creare, si trovano inoltre gli interessi personali o di gruppo di quelle persone che dovrebbero rappresentare il popolo italiano, vale a dire i parlamentari e loro scagnozzi, i quali hanno così la possibilità di nascondere tutti i loro interessi all'interno delle complesse valutazioni che vanno eseguite per "progettare" ed approvare gli atti normativi.
Poichè la corruzione e l'interesse personale sono il difetto ineliminabile della democrazia ( e già lo si notava secoli fa) si deve evincere che qualsiasi legge che sia suscettibile di applicazione determinerà un'efficacia "equa" per una determinata percentuale di soggetti destinatari, un'efficacia pesantemente ingiusta per un'altra parte dei destinatari ed un perenne senso di insoddisfazione nei confronti del sistema.
La bravura dovrebbe stare nel ridurre più possibile gli interessi personali di chi fa le leggi ed abbassare la percentuale dei soggetti per i quali l'applicazione della norma è ingiusta.
Una parte di questo lavoro dovrebbero farla coloro che applicano la legge (la magistratura) e l'altra parte dovrebbe farla chi detiene la sovranità, ossia il popolo di pecoroni che votano gente a cui personalmente non affiderei nemmeno un gelato.
risposta alla prima domanda:se hai i soldi sei immune alla legge
risposta alla seconda domanda:mai
@sniper:mi spiace ma devo contraddirti.La pena che è stata inflitta a Berlusconi non è stata equa anzi:Per tutto ciò che ha fatto 4 anni me li ficco nel di dietro.Ci volevano almeno na 20...ma non da passare ai domiciliari.
Nella realtà no, non lo è. Fanno la differenza soldi, avvocati, indagini dei pm, umore del giudice ecc. Per l'applicazione di certe leggi addirittura la vicinanza o meno alle elezioni politiche.
Però è uguale sulla carta: non è poco. Ci sono stati periodi della nostra storia in cui venivano comminate pene diverse secondo l'estrazione sociale, il sesso, il contesto. Ricordiamo il delitto d'onore?
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La legge è uguale per tutti. Sì, ma solo sulla carta. Per qualcuno la legge va applicata diversamente, quando fa comodo. È come dire che in teoria è uguale per tutti, ma di fatto per alcuni no. E bisogna stabilire poi chi dovrebbe beneficiare di questo trattamento di favore e perché mai.
La separazione dei poteri è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto, per questo – secondo me – non è accettabile che l'ambito politico interferisca con il potere giudiziario. È altresì inaccettabile minacciare di non sostenere un governo, nel tentativo di costringere il parlamento a fare un legge per salvare una persona per la quale è stata emessa una condanna definitiva (a seguito quindi di 3 gradi di giudizio).
La libertà di pensiero è una libertà fondamentale. Non lo è invece utilizzare i mezzi di comunicazione per perpetuare un'offensiva mediatica, iniziata già dopo una sentenza di condanna definitiva, atta a cercare di neutralizzare la sentenza mediante inaccettabili attacchi a singoli magistrati ed anche nei confronti dell'intero ordine giudiziario.
Di per se la legge è uguale per tutti, ossia a parità di infrazione c'è per tutti una giusta sanzione da scontare. Quello che a mio avviso è iniquo, sono i metodi investigativi che talvolta prendono forme di accanimento verso qualcuno, e magari incuria verso altri che sono protetti da amicizie influenti.
Il problema di pone a monte della giustizia, quando si vuole alterare un equilibrio sociale a "colpi di legge".
La legge è uguale per tutti. Ma per qualcuno è più uguale.
Il fatto che si possa utilizzare un cavillo di fatto la rende iniqua. Chi sarà furbo potrà arrivare a soluzioni che chi magari, persona comune, non potrà manco avvicinare o pensare di poter utilizzare.
Rdr. Hanno tornato la pensione di invalidità ad un abitante delle montagne che è stato scoperto a tagliare la legna dichiaratosi non vedente. Qualcosa che lui faceva per abitudine, per esperienza. Fatto passare per criminale più di tanti altri, ha avuto giustizia. Ma il nome ben infangato.
Come prima cosa,se sei ricco ne sei immune,come seconda cosa questi imbecilli perdono tempo con i processi a berlusconi e le sue ******** ( chi se ne frega,non fa male a nessuno! ) mentre lasciano perdere le cose serie.
Ultima cosa sentita : 45enne sposa anziano di 90 anni poi lo rinchuide in macchina a 40 gradi all'ombra facendolo morire per pigliarsi i suoi soldi....conseguenza :è ancora in libertà!!
sentendo tutto questo mi vergogno a essere italiano.
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L'uguaglianza e l'equità sono purtroppo concetti talmente astratti da non poter essere perseguiti in modo perfetto. vi è poi da aggiungere che più aumenta il numero di variabili da considerare circa gli esiti e gli obiettivi di una legge e più lontano sarà il raggiungimento di un risultato in assoluto equo o che tratti allo stesso modo circostanze eguali. Questo per una legge avviene sempre, dato che tocca un numero enorme di soggetti, ciascuno con determinate circostanze personali "tutelate" da altrettanti diritti soggettivi.
Ogni legge perciò deve intrecciare i propri effetti con queste situazioni già coperte da altre norme e dovrebbe perciò fare in modo da non calpestare nessuna di queste situazioni personali.
In questo marasma che si viene così a creare, si trovano inoltre gli interessi personali o di gruppo di quelle persone che dovrebbero rappresentare il popolo italiano, vale a dire i parlamentari e loro scagnozzi, i quali hanno così la possibilità di nascondere tutti i loro interessi all'interno delle complesse valutazioni che vanno eseguite per "progettare" ed approvare gli atti normativi.
Poichè la corruzione e l'interesse personale sono il difetto ineliminabile della democrazia ( e già lo si notava secoli fa) si deve evincere che qualsiasi legge che sia suscettibile di applicazione determinerà un'efficacia "equa" per una determinata percentuale di soggetti destinatari, un'efficacia pesantemente ingiusta per un'altra parte dei destinatari ed un perenne senso di insoddisfazione nei confronti del sistema.
La bravura dovrebbe stare nel ridurre più possibile gli interessi personali di chi fa le leggi ed abbassare la percentuale dei soggetti per i quali l'applicazione della norma è ingiusta.
Una parte di questo lavoro dovrebbero farla coloro che applicano la legge (la magistratura) e l'altra parte dovrebbe farla chi detiene la sovranità, ossia il popolo di pecoroni che votano gente a cui personalmente non affiderei nemmeno un gelato.
risposta alla prima domanda:se hai i soldi sei immune alla legge
risposta alla seconda domanda:mai
@sniper:mi spiace ma devo contraddirti.La pena che è stata inflitta a Berlusconi non è stata equa anzi:Per tutto ciò che ha fatto 4 anni me li ficco nel di dietro.Ci volevano almeno na 20...ma non da passare ai domiciliari.
La legge è uguale per tutti?
Da quel che vedo no.
Sì, certo...la legge è uguale per tutti...ma...............
.............ma non tutti sono uguali davanti alla legge.
Nella realtà no, non lo è. Fanno la differenza soldi, avvocati, indagini dei pm, umore del giudice ecc. Per l'applicazione di certe leggi addirittura la vicinanza o meno alle elezioni politiche.
Però è uguale sulla carta: non è poco. Ci sono stati periodi della nostra storia in cui venivano comminate pene diverse secondo l'estrazione sociale, il sesso, il contesto. Ricordiamo il delitto d'onore?
La legge è uguale per tutti. Sì, ma solo sulla carta. Per qualcuno la legge va applicata diversamente, quando fa comodo. È come dire che in teoria è uguale per tutti, ma di fatto per alcuni no. E bisogna stabilire poi chi dovrebbe beneficiare di questo trattamento di favore e perché mai.
La separazione dei poteri è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto, per questo – secondo me – non è accettabile che l'ambito politico interferisca con il potere giudiziario. È altresì inaccettabile minacciare di non sostenere un governo, nel tentativo di costringere il parlamento a fare un legge per salvare una persona per la quale è stata emessa una condanna definitiva (a seguito quindi di 3 gradi di giudizio).
La libertà di pensiero è una libertà fondamentale. Non lo è invece utilizzare i mezzi di comunicazione per perpetuare un'offensiva mediatica, iniziata già dopo una sentenza di condanna definitiva, atta a cercare di neutralizzare la sentenza mediante inaccettabili attacchi a singoli magistrati ed anche nei confronti dell'intero ordine giudiziario.
Buona serata.
Di per se la legge è uguale per tutti, ossia a parità di infrazione c'è per tutti una giusta sanzione da scontare. Quello che a mio avviso è iniquo, sono i metodi investigativi che talvolta prendono forme di accanimento verso qualcuno, e magari incuria verso altri che sono protetti da amicizie influenti.
Il problema di pone a monte della giustizia, quando si vuole alterare un equilibrio sociale a "colpi di legge".
assolutamente no..nel mondo funziona che chi ha i soldi compra giudici ,polizia e tt la giustizia e chi è povero marcisce in galera..!
la legge è uguale per tutti ma tutti non sono uguali per la legge
La legge è uguale per tutti. Ma per qualcuno è più uguale.
Il fatto che si possa utilizzare un cavillo di fatto la rende iniqua. Chi sarà furbo potrà arrivare a soluzioni che chi magari, persona comune, non potrà manco avvicinare o pensare di poter utilizzare.
Rdr. Hanno tornato la pensione di invalidità ad un abitante delle montagne che è stato scoperto a tagliare la legna dichiaratosi non vedente. Qualcosa che lui faceva per abitudine, per esperienza. Fatto passare per criminale più di tanti altri, ha avuto giustizia. Ma il nome ben infangato.
Buona serata a te ; )
La legge italiana è una vera Me rd a!
Come prima cosa,se sei ricco ne sei immune,come seconda cosa questi imbecilli perdono tempo con i processi a berlusconi e le sue ******** ( chi se ne frega,non fa male a nessuno! ) mentre lasciano perdere le cose serie.
Ultima cosa sentita : 45enne sposa anziano di 90 anni poi lo rinchuide in macchina a 40 gradi all'ombra facendolo morire per pigliarsi i suoi soldi....conseguenza :è ancora in libertà!!
sentendo tutto questo mi vergogno a essere italiano.
risposta alla seconda domanda : MAI,MAI,MAI!