Salve vorrei sapere io e i miei fratelli abbiamo in coproprietà una casa,anzi mi spiego meglio la casa dei nostri genitori (siamo 4 figli in tutto) è per metà di nostra madre e la restante metà era di nostro padre e adesso è divisa in 5 parti (figli + moglie).Io nn abito lì ne risiedo in quella città ma 2 dei miei fratelli sì,mentre 1 altro risiede fuori come me.Perchè io ho pagato di puù degli altri se possediamo la stessa parte??grazie in anticipo ;)
Update:2 dei miei fratelli risiedono in quella città ma nessuno dei 2 abita in quella casa (e uno vive a roma come me per giunta..),mentre io risiedo e abito a roma come un altro mio fratello solo che nn capisco perché io ho pagato di più di tutti di IMU insieme al'altro mio fratello che risiede lì ma vive a roma.spero di essere stato comprensibile grazie in anticipo :)
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era di tuo padre cioè ha venduto oppure?
Se l'oppure è riferito ad un decesso, sulla prima casa aspetta al coniuge supersite il pagamento dell'imposta IMU (diritto di abitazione dell'art. 1022 c.c., ) usufruendo della completezza delle agevolazioni per prima casa.
A voi fratelli nn aspetta nulla come imposta sulla prima casa dove ha la residenza vostra madre.
L'unica cosa è che dovrete fare entro febbraio 2013 la denuncia IMU al comune dove informate di questo.
ciao
Chi risiede nell’abitazione di cui è proprietario, anche in parte, è soggetto al pagamento dell’IMU stabilita per la prima casa, che prevede un’aliquota agevolata oltre che detrazioni. Nella maggior parte dei comuni questa aliquota è del 4 per mille. Inoltre sono previste detrazioni di 200 euro (rapportate ai mesi di possesso nell’anno e alla quota di proprietà ) ed un’ulteriore detrazione in presenza di figli.
Chi invece è proprietario di un’abitazione, ma non vi risiede, è tenuto a pagare in base all’aliquota, più alta, prevista per le abitazioni tenute a disposizione (seconde case), ovviamente sempre applicandola alla quota di proprietà . Nel tuo caso quindi l’imposta è stata calcolata su di un ottavo del valore ai fini IMU, applicando l’aliquota ordinaria che, in molti comuni è del 10,6 per mille.