"Oggi non siamo noi a pensare il virtuale, è il virtuale a pensare noi. Separandoci definitivamente dal reale, quest'inafferrabile trasparenza ci è intelligibile quanto lo è per una mosca il vetro in cui sbatte, senza capire che cosa la separi dal mondo esterno: nemmeno può immaginare che cosa le limiti lo spazio."
Il vetro contro cui sbattete, da cosa vi separa?
Update:E' una frase del filosofo-sociologo Jean Baudrillard.. non un'offesa ad un uomo! ;)
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Il virtuale non è solo illusione ma è anche un'immaginazione stupendamente reale.
Il virtuale non è altro che l'estensione del mondo reale creata dalla tecnologia che simula tutto quello che riesce a simulare e ce lo propone nel reale come possibile e sicuramente funzionante fin tanto da farci sembrare che sia il reale stesso un'estensione del virtuale, per cui quel virtuale ci appare reale e le immagini e gli oggetti che i media ci forniscono finiscono per diventare nuove immagini e modelli comportamentali che i soggetti non riescono più a rifiutare considerandoli essenziali.
L'uomo vive in un continuo oscillare tra reale e virtuale, a volte confondendo quale l'uno sia l'estensione dell'altro, a volte non riuscendo più neanche a riconoscere le contraddizioni che si presentano e a discernere il vero dal falso. L'informazione riesce a trasformare l'accettabile in osceno come l'osceno in accettabile falsando la visione degli oggetti in maniera tale che anche la morte e la guerra vengono presentati come eventi normali ed accettabili.
Questo a parer mio il pericolo dell'uomo, ..divenire schiavo degli oggetti che il suo stesso pensiero ha creato come se la razionalità sia stata sopraffatta dalla parte istintuale che non riesce a rifiutare quegli oggetti presentati come indispensabili e tali da sostituirsi ai soggetti che li hanno pensati.
Sarebbe terribile se l'uomo dovesse comportarsi come una mosca che non sa cosa sia quel vetro che la fa permanere in un mondo che non è il suo.
Direi che il vetro su cui l'uomo sbatte è solo immaginario e viene a crearsi automaticamente quando egli si lascia trascinare dall'inerzia senza reagire lasciandosi dominare da quel virtuale allettante mentre basterebbe un minimo di razionalità per prendere da esso -solo quello che è veramente utile- e così riappropriarsi di quella soggettività persa solo apparentemente.
Credo di poter essere d'accordo completamente. Non conoscevo quel filosofo, non ho letto nulla di lui, è francese e quindi mi sta antipatico, ma ero arrivato alle sue stesse conclusioni (non) guardando il GF, (non) guardando l'Isola dei Famosi e (non) guardando tutte le altre messe in scena della televisione.
I ragazzini di oggi, privi di esperienza e di conseguenza di anticorpi, faranno la fine di quella mosca, impossibilitata anche a capire che cosa le impedisca la percezione della vera realtà . Il vetro su cui sbattono è lo schermo del televisore che li adotta, li istruisce e li prepara a una vita senza riferimenti concreti, anzi nell'odio di una realtà che sentiranno come altra e diversa da loro.
E'tz, mi pare di aver registrato l'opinione del "filosofo" (Mah! Si fa presto a promuovere qualcuno come filosofo, a me sinceramente non pare che abbia scoperto chissà che...) come riferita alla fallacità della televisione, alla programmazione precotta e confezionata che devi solo berti, senza poter interloquire in alcun modo e ti assegna un ruolo passivo.
Altro discorso riguarda Internet, di fronte a un monitor non sei mai passivo, segli le pagine, le tue ricerche, poni domande e dai risposte, mandi e ricevi email, compri e vendi, investi in Borsa, ti assicuri e segui il contocorrente. Alla faccia del virtuale...su Internet ci sei con i tuoi soldi, la tua faccia e le tue idee.
no l'uomo non mangia la cacca non è una mosca anche se come diceva un meraviglioso cantante/poeta ''dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fiori''
il virtuale senza l'uomo non esisterebbe
un consiglio? devi volerti bene e pensare a te solo come una bellissima donna o un bellissimo uomo sei un uomo ;)
..non ricordavo il filosofo...anzi non lo sapevo proprio :( però c'è un fondo di disprezzo in questa frase secondo me :)
la mosca ok che vola e va dove vuole ma non è affatto amata dall'uomo è più scacciata dei moscerini della frutta
Il filosofo di me stesso lo sono da sempre.
Il virtuale a parer mio tanto ti dona come molto puo' toglierti.
Priva l'uomo del contatto diretto con la natura, dei contatti , relazioni nel sociale...
virtualmente pero' permette di comunicare con chi mai incontrerebbe
lo rende informato da spettatore ,puo' esaudire infinite curiosita'.
Pero' ruba tempo,
privandolo di energie naturali dirette.
Se non altro ora sbattiamo contro il vetro
prima del virtuale eravamo immersi in un
vasetto sottovuoto .......
sbattere è movimento
nel vasetto sottovuoto
avevamo sempre le orecchie che
emettevano un fastidioso sibilo.......
e non c' era alcun movimento !