Pablo Picasso a proposito della sua attività artistica ha dichiarato: "Dipingere non è un'operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un'opera di mediazione tra questo mondo estraneo e ostile e noi".
Da cosa é rappresentato il ponte che mette in comunicazione il mondo ostile e voi?
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...i miei sogni...quelli che, se lotto per vedere realizzati, potrebbero rendere questo mondo ostile meno estraneo...
baci
Il mondo ostile non ha confini delineati, non ha un inizio o una fine precisi, non ha un vero perche'. Tutti sappiamo che c'è da qualche parte questo mondo ostile, fatto di lacrime per le vittime, fatto di solidarieta' per chi ama, fatto di indifferenza per chi passa e non osserva piu'....
Per me la parola mi permette di costruire un ponte non verso il mondo ostile ma piuttosto ogni frase che posso dire o anche scrivere mi allontana da quel mondo che la consapevolezza mi fa intuire..
Di che cosa e' composto il mondo ostile?
Qualsiasi cosa potrei citare ma per me e' fatto essenzialmente di anime perse....
L'opera di mediazione è quella di abbracciare chi ha bisogno, aiutare chi si e' perso e amare chi non sa che è nel mondo dell'amore la nostra vera realizzazione
Un abbraccio
Alba
Non c'è bisogno di viaggiare nell'iperuranio, basta farsi una bella passeggiata nel bosco e soffermarsi sui colori, sui suoni, sui profumi, per percepire che forse, a volte, quel mondo "estraneo e ostile a noi" presenta lati migliori del "mediatore" alienante che ci siamo scelti. Basta contemplare la bellezza interiore delle persone giuste per percepire quella magia, che esorcizza il preconcetto stesso di mondo estraneo e ostile.
Io credo che più si sale nella piramide dei bisogni e più si tende ad alienarsi da un mondo che non ci dice più nulla perchè ha soddisfatto tutti i nostri bisogni basilari, fino a generare un senso di alterità e distacco che ci porta a cercare un "mediatore" che ci aiuti a costruire la nostra rappresentazione del mondo reale, che ci è diventato estraneo ed ostile. Chi naviga invece nei bassifondi dei bisogni basilari non ha queste velleità e si accontenta dell'esserci in questo mondo ostile, con dignità e buona salute
Un ponte minato che ci tiene distanti e dalla mia sponda guardo in panteresco.
Il pensiero di Picasso mi è estraneo anche se non ostile.
Non ho mai avuto la sensazione di avere intorno a me un mondo estraneo, tutto il contrario, io mi vedo da sempre integrato nel mondo naturale e nella società degli uomini.
Che vi siano aspetti difficili del vivere credo che lo sappiamo tutti e cerchiamo, durante il vivere, di farcene una ragione sempre più "chiara".
Quindi di ponti ne avrei a disposizione una infinità , quello che preferisco sono gli amici, che seleziono fra persone equilibrate, intelligenti e argute, e non li considero ponti per mediare i danni di un ambiente ostile, bensi compagni di viaggio, racconti viventi che è interessante e importante leggere, insomma non un mezzo per addomesticare il mondo, ma per conoscerlo e apprezzarlo al meglio discutendone e chiarendoci le idee reciprocamente.
Forse Picasso, fra tanti (esagerati!) ammiratori non poteva contare su nessun vero amico.
Se di amici ne hai di buoni il mondo potrà anche essere arcigno, ma lo si riesce a modificare e migliorare.
P.S. Mi congratulo con THE FAKE, dalla preveggenza straodinaria, è da quarantotto ore che beve e che non dorme in quanto già preconizzava questa complessa domanda, che già lo disturbava quando non era ancora stata pensata da Kaleila e apparsa soltanto 8 ore fa per noi normali mortali.
Le Arti Marziali.
scrivere
'lpont dei squadzri
il ponmte dei sguquadrizzz
Disegnare...è il mio unico sfogo in questo senso...amo farlo...
e poi lo farei giocando a rugby...se ne avessi la possibilità ...è questo il modo con il quale raggiungo quasi la massima ostilità !
ciaoooo!
Sedia, tavolo, caffè, acqua e un sigaro toscano. Meglio ancora se c'è un compagno di fumo ...ma si deve rilassare e distaccarsi da tutto anche lui.