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Penso che ognuno si illuda quanto gli pare, e che ognuno possa sforzarsi di restare coi piedi per terra nella misura in cui ci riesce. Non mi ha molto entusiasmato la prospettiva assunta dall'autore di questo articolo. La ricerca ha i suoi metodi. Ha anche i suoi tempi. Uno può avere una speranza per se stesso (e allora dovrebbe prepararsi a tutte le delusioni di questo mondo), oppure può sentirsi marginalmente sollevato anche al pensiero di un futuro migliore magari non per sé ma per gli altri, per la razza umana nel suo insieme. Dopodiché, le speranze sono una barriera mentale, una difesa filosofica. Secondo me, se ci mettiamo pure a distinguere le speranze giuste da quelle sbagliate, o a interrogarci sui dosaggi giusti, non ne usciamo più. Ciascuno spera in quello che trova convincente, e secondo me è giusto che ci speri fino al punto... ...giusto per lui... In confronto alle tante forme di illusione che conosco, a me credere alla scienza non incute il benché minimo timore (se non cadi vittima di quella illusione, probabilmente cadrai vittima di un'illusione diversa; sarà migliore o peggiore?). Il timore di cui parla l'articolo dipende tutto da quello che uno si aspetta. Bisognerebbe essere saggi e cauti, e non aspettarsi mai troppo (che poi è la medesima conclusione a cui arriva questo signore, giustamente). Ci si fa male da soli a sperare? Sì, d'accordo, sicuramente capita anche questo. Beh, pazienza. Nella vita la paura di farsi male in un modo o nell'altro sta sempre in agguato. Se uno si fa male, pazienza, fa parte del gioco.

illudersi ma però anche divertirsi....spero.....

il piacere è una parte importante della psiche

illudersi è una forma di piacere e quindi il divertimento è importante anche lui

mia opinione da meccanico

saluti

bisogna avere la fortuna di avere persone forti e magnifiche al fianco