Prendo spunto dal caso Pistorius in cui durante l' udienza spiegava di quanto fosse vulnerabile a letto senza le protesi e per questo piu' esposto ai pericoli tanto da sparare solo per aver sentito dei rumori poi è an>Update:
Ciao La Della :)
Ciao caro Spock :)
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Cara Annette,
nel caso specifico di Pistorius, ovviamente la difesa sta facendo leva proprio sulla sua disabilità, visto che per ora tutto lo accusa di omicidio intenzionale e non certo per difesa (troppi testimoni a carico e precedenti).
Fosse stato un normodotato famoso, avrebbero fatto leva probabilmente sullo stalking di alcuni fan, che l'avrebbe portato all'esasperazione o cose simili.
Caso Pistorius a parte, ovviamente un disabile è più vulnerabile di chi non lo è, ma allo stesso modo allora sono più vulnerabili gli anziani, i bambini, le donne e altre categorie. Ce la vedi tu una pensionata 87enne con l'artrosi che spara con una 7.65 perchè ha sentito un rumore di notte?
Il problema casomai è l'avere un'arma in casa, e quante volte abbiamo sentito di disgrazie di tutti i tipi capitate per averla avuta a disposizione.
La disabilità può essere in certi casi un'attenuante o una sorta di giustificazione (ma comunque difficile e anche molto, e non certo nello sparacchiare a destra e a manca), ma non direi nel caso specifico di Pistorius, soprattutto partendo dalle sue stesse dichiarazioni: se quando è senza gambe artificiali non può muoversi....come pensava di difendersi con una pistola, aspettando pazientemente che il malintenzionato salisse nella sua camera e fosse a tiro preciso? Oppure che quello aspettasse pazientemente che lui avesse il tempo necessario per infilarsi le protesi e raggiungerlo armato, fischiettando nell'attesa?
Se si sentiva così minacciato e senza difese, perchè allora non ha assunto una guardia del corpo che vivesse in casa sua per proteggerlo (di certo non gli mancano i mezzi economici per sostenere la spesa), come tanti disabili meno abbienti e famosi di lui tengono un parente o un badante?
Non sono un detective e non conosco l'evento nei dettagli, ma di sicuro quella notte non è andata del tutto come ce la vogliono far sorbire Pistorius e i suoi avvocati... e la sua disabilità è secondo me del tutto secondaria in questa brutta storia. :-)
Mi sembra davvero una tentativo di difesa stupido e squallido. La mega villa di Pistorius è blindata e circondata da diecimila telcamere, come tutte le ville di quella zona, con muri e cancelli altissimi e telecamere, e sorveglianti a pagamento. Fra l'altro per accedere alla villa bisogna obbligatoriamente passare davanti ad un punto di sorveglianza, un vero e proprio posto di blocco, ovviamente anche questo dotato di videocamere e sorveglianza armata, dato che si tratta di un blocco di megaville residences di extralusso, con tanto di sbarra di accesso per le auto. E la ragazza si trovava chiusa dentro il bagno al piano superiore, attiguo alla camera da letto, perchè stava cercando un estremo tentativo di fuga e di difesa da quell'assassino spietato che si è rivelato Pistorius, che le aveva sparato prima un colpo di pistola, ferendola all'anca ( il primo bossolo sparato è stato ritrovato in camera da letto). La ragazza si è quindi rifugiata in bagno, ma lui, dopo avere abbattuto la porta con una mazza da cricket, con la stessa, le ha poi letteralmente fracassato il cranio, come risulta dall'autopsia e dall'enorme quantità di sangue della vittima nel bagno. I colpi di pistola successivi alla morte della ragazza avevano lo scopo di mascherare l'efferato delitto come un omicidio colposo.(risulta dai rilievi e dal ritrovamento del primo bossolo sparato. La stessa mazza gli è servita per abbattere la porta del bagno e finirla a colpi di pistola. Ma la ragazza, è evidente dalle foto, ed è stato accertato daai rilievi scientifici, è stata uccisa in bagno con la mazza da cricket per sfondamento del cranio. Possibile che una persona avesse massacrato la sua ragazza e lui non avesse sentito le urla, che avesse sentito solo dei piccoli rumori sospetti? La scena dell'omicidio è raccapricciante in tutta la sua evidenza. Ma ammettendo per vero l'alibi di Pistorius, possibile che una persona avesse massacrato la sua ragazza e lui non avesse sentito le urla, che avesse sentito solo dei piccoli rumori sospetti? Inoltre ha dichiarato che al momento del delitto non indossava le protesi, e che lui in un secondo tempo, ha cercato di portare la ragazza al pian terreno per rianimarla: ma a piano terra, sul divano e lungo le scale, le tracce di sangue sono minime, compatibili con un colpo di striscio all'anca, mentre lo scenario del massacro è stato evidentemete il bagno. Seconda domanda: se non indossava le protesi al momento del delitto, in quale modo pensava di affrontare eventuali aggressori? E in che modo, senza protesi, l'avrebbe riportata giù per le scale, visto che era senza protesi e Reeva era una ragazza molto alta e robusta? E dove è finita la persona che ha sfondato il cranio di Reeva a colpi di mazza da cricket, se non è stato lui? Gli ulteriori spari sono stati solo la conclusione del feroce omicidio e un tentativo, per altro molto poco credibile, di farlo passare come un un omicidio colposo. Risulta tutto agli atti del processo e dai rilievi della polizia scientifica, nonchè da una confessione telefonica fatta ad un amico subito dopo l'omicidio. Certo, chi ha una grave disabilità ne sente il peso su di sè, ma la maggior parte dei disabili, se intelligenti, difficilmente lo sente come un impedimento ad una vita normale, o anche da campioni. In Italia abbiamo in questo due splendidi esempi che ci fanno onore, facendo onore a sè stessi, alla generosità e allo sport: Annalisa Minetti e il grandissimo Zanardi, e sono solo due fra tantissimi altri. Pistorius è un omicida a prescindere dalle sue condizioni fisiche. Omicida feroce e basta, al pari di un Parolisi qualsiasi. La disabilità in quello che ha fatto e per come lo ha fatto, non lo rende in nulla differente da qualsiasi altro delinquente assassino http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/02/17/new...
Oh, finalmente sei tornata a ravvivare questa sezione!! :-))
Era ora, mi mancavi!
Per rispondere alla tua domanda, un disabile è sicuramente molto più vulnerabile di un normodotato..
Nel caso di Pistorius è una scusa indegna e impietosa; Pistorius ha ucciso la sua fidanzata perché è un violento e basta
Con questa difesa penalizza chi la disabilità la vive a 360 gradi.
(la risposta di Jade è ottima)
Mi sembra una difesa squallidissima, un attaccarsi a tutto pur di difendere. La disabilità non rende assassini, non scherziamo.
1) Bentornata! Mi chiedevo che fine avessi fatto e stavo per mandarti un sms. :-)
2) Non si può fare di tutta l'erba un fascio, as usual. Ci sono disabili che, davvero, non sono in grado di difendersi fisicamente in nessun modo e ci sono disabili che, invece, pur non avendo grande prestanza fisica (o nessuna prestanza fisica) si ingegnano ad architettare qualche forma di possibile difesa. Il caso di Pistorius, però, mi pare esuli da tutto; ha usato un'arma, qualcosa che definirei ridondante da usare per legittima difesa anche per un cosiddetto "normodotato". Mi pare che, come scusa, non solo sia patetica ma, anche, notevolmente vigliacca. Usare la propria disabilità per ottenere la pietà degli altri è, oltre che riprovevole, gretto e meschino.
Beh, adesso io il caso specifico di Pistorius lo conosco pochissimo, non ho seguito le udienze, non so come sia andata nel dettaglio eccetera. Dal titolo, io ero venuto per rispondere che ci sono situazioni in cui, ovviamente, la disabilità non implica vulnerabilità . Però tu parli di vulnerabilità fisica, e quella io la riscontro in assoluto, eccome se la riscontro! Che un disabile possa sentire il bisogno di sparare al primo rumore è plausibile. A seconda della situazione direi che è anche logico. Il disabile, da solo, è completamente inutile a se stesso. In termini giuridici esiste la questione del "commodus discessus" che sta sempre tra le scatole: in altre parole, se un ladro entra in casa tua, o anche se entra uno armato con l'intenzione specifica di ammazzarti a bastonate, se tu hai una "comoda via di fuga", non puoi legittimamente opporre violenza alla violenza, devi scappare e basta. Devi abbandonare il tuo letto e scappare da casa tua nel cuore della notte, perché il signor ladro o aggressore ha tutto il diritto di stare dentro a fare i suoi porci comodi, nel senso che la legge non autorizza che gli si faccia del male in ogni caso in cui ciò può essere altrimenti evitato. Ho letto centinaia di libri e sono diventato avvocato proprio per guadagnarmi il diritto di dire che questo è del tutto assurdo: sono proprio idee del giusto e dello sbagliato che non stanno né in cielo né in terra, sono fallate nella loro essenza. Questa lunga digressione, come nel mio stile, per tornare al punto della tua riflessione. Un disabile, da solo, non soltanto manca di ogni capacità di difendersi, ma spesso non può proprio scappare. Allora che facciamo? Il diritto di sopravvivere ce l'hanno tutti. Se non posso difendermi, e non posso scappare, di fronte alla percezione di un pericolo io come faccio a sopravvivere? Sono questioni che nella realtà diventano rozze e neanderthaliane, perché se veramente voglio sopravvivere io nella realtà non ho mai tempo e modo di stare a valutare la proporzionalità della difesa all'offesa e tutte le belle storie dell'eccesso colposo e doloso. Non ce l'ho se sono sano, grande e forte, figuriamoci se sono disabile, a letto senza gambe...!!
Scusa patetica come dice spock, non ha mica sparato di gambe??