Allora .... calcola che chi vive stabilmente in una metropoli praticamente ed involontariamente "fuma" (pur se si tratta di un non fumatore) oltre un pacchetto di sigarette al giorno. Ed inala, inoltre, le pericolosissime e quasi invisibili "particelle sottili", quelle sviluppate dallo smog e dall'inquinamento quotidiani. Purtroppo, sono sempre a maggior rischio i neonati in passeggino ed i bambini in tenera età, i quali sono più vicini al suolo e, quindi, si sorbiscono la gran parte delle sostanze nocive. Quanto al fumatore che vive in campagna e montagna, non si può certo dire che la sua decisione sia positiva (qualsiasi sostanza consumi), ma, pur se l'assunzione è diretta, corre rischi molto inferiori.
Non so come alcuni possano aver detto il contrario, ma certamente il fumatore ha una serie di problemi che il soggetto che vive semplicemente in una città inquinata non ha.
Il fumo è uno stimolo irritante ed infiammatorio, prima di tutto, molto più dell'inquinamento ambientale. Questo perché ha una quantità enorme di sostanze chimiche concentrate (l'inquinamento ambientale è "diluito", visto che gli inquinanti diffondono in tutta l'atmosfera) che entrano in contatto con la mucosa bronchiale. Oltretutto gli inquinanti ambientali si trasformano tramite reazioni chimiche spontanee in atmosfera, mentre con la sigaretta inspiri direttamente i prodotti, dannosissimi, di combustione.
Inoltre l'inquinamento delle città è caratterizzato fondamentalmente dalle polveri sottili rilasciate dalle macchine, la maggior parte delle quali (le PM10), a differenza dei componenti del fumo di sigaretta, non arrivano nelle piccole vie respiratorie (bronchioli respiratori ed alveoli).
In più le polveri sottili possono causare problemi respiratori, ma non sono cancerogene.
Al contrario le sostanze frutto della combustione, che vengono inalate con la sigaretta (o il drum, alla fine non cambia tantissimo), sono direttamente mutagene e cancerogene. Parlo di sostanze come il benzopirene; inalare il benzopirene non è molto diverso dal decidere di sedersi a bere un caffè davanti a delle scorie radioattive, perché è una sostanza mutagena, che è in grado di alterare il DNA in modo diretto.
Nell'inquinamento ambientale ci sono comunque alcune sostanze pericolose, come le molecole con lo zolfo e i derivati azotati, che sicuramente sono irritanti e indirettamente cancerogene, ma, come ti dicevo prima, sono abbastanza "diluiti".
Fose, vicino a qualche assembramento industriale particolarmente grande (tipo nel raggio di 2-3km da esso), puoi avere un effetto sulla salute più o meno paragonabile al fumo di sigaretta, ma non in una "normale" città, tipo il centro storico di Milano o di Roma, dove prevale fondamentalmente l'inquinamento delle automobili.
D'altra parte basta confrontare l'aspetto dei polmoni all'autopsia di soggetti fumatori e non fumatori. Il non fumatore, rispetto ad un bambino piccolo, ha un polmone un po' meno roseo, proprio a causa dell'inquinamento. Invece il fumatore ha un polmone che tende completamente al grigio/biancastro ed è di consistenza molto diversa, crepitante e meno soffice.
Nostro Signore disse a Santa Geltrude la Grande che la seguente preghiera libererebbe mille anime dal Purgatorio ogni volta che venga detta con amore. La preghiera è stata poi estesa anche ai peccatori viventi. Eterno Padre, io offro il Preziosissimo Sangue del Tuo Divin Figlio, Gesù, in unione con le Messe dette in tutto il mondo, oggi, per tutte le Anime sante del Purgatorio per i peccatori di ogni luogo, per i peccatori della Chiesa universale, quelli della mia casa e dentro la mia famiglia. Amen
Answers & Comments
Vivere in certe città cinesi equivale a fumare 40 sigarette al giorno
il fumatore che si pipa 40-50 sigarette al giorno starà comunque peggio di uno che vive in città....
La campagna non e' inquinata come la città quindi il campagnolo sta molto meglio
Allora .... calcola che chi vive stabilmente in una metropoli praticamente ed involontariamente "fuma" (pur se si tratta di un non fumatore) oltre un pacchetto di sigarette al giorno. Ed inala, inoltre, le pericolosissime e quasi invisibili "particelle sottili", quelle sviluppate dallo smog e dall'inquinamento quotidiani. Purtroppo, sono sempre a maggior rischio i neonati in passeggino ed i bambini in tenera età, i quali sono più vicini al suolo e, quindi, si sorbiscono la gran parte delle sostanze nocive. Quanto al fumatore che vive in campagna e montagna, non si può certo dire che la sua decisione sia positiva (qualsiasi sostanza consumi), ma, pur se l'assunzione è diretta, corre rischi molto inferiori.
Ovviamente il fumatore starà peggio.
Non so come alcuni possano aver detto il contrario, ma certamente il fumatore ha una serie di problemi che il soggetto che vive semplicemente in una città inquinata non ha.
Il fumo è uno stimolo irritante ed infiammatorio, prima di tutto, molto più dell'inquinamento ambientale. Questo perché ha una quantità enorme di sostanze chimiche concentrate (l'inquinamento ambientale è "diluito", visto che gli inquinanti diffondono in tutta l'atmosfera) che entrano in contatto con la mucosa bronchiale. Oltretutto gli inquinanti ambientali si trasformano tramite reazioni chimiche spontanee in atmosfera, mentre con la sigaretta inspiri direttamente i prodotti, dannosissimi, di combustione.
Inoltre l'inquinamento delle città è caratterizzato fondamentalmente dalle polveri sottili rilasciate dalle macchine, la maggior parte delle quali (le PM10), a differenza dei componenti del fumo di sigaretta, non arrivano nelle piccole vie respiratorie (bronchioli respiratori ed alveoli).
In più le polveri sottili possono causare problemi respiratori, ma non sono cancerogene.
Al contrario le sostanze frutto della combustione, che vengono inalate con la sigaretta (o il drum, alla fine non cambia tantissimo), sono direttamente mutagene e cancerogene. Parlo di sostanze come il benzopirene; inalare il benzopirene non è molto diverso dal decidere di sedersi a bere un caffè davanti a delle scorie radioattive, perché è una sostanza mutagena, che è in grado di alterare il DNA in modo diretto.
Nell'inquinamento ambientale ci sono comunque alcune sostanze pericolose, come le molecole con lo zolfo e i derivati azotati, che sicuramente sono irritanti e indirettamente cancerogene, ma, come ti dicevo prima, sono abbastanza "diluiti".
Fose, vicino a qualche assembramento industriale particolarmente grande (tipo nel raggio di 2-3km da esso), puoi avere un effetto sulla salute più o meno paragonabile al fumo di sigaretta, ma non in una "normale" città, tipo il centro storico di Milano o di Roma, dove prevale fondamentalmente l'inquinamento delle automobili.
D'altra parte basta confrontare l'aspetto dei polmoni all'autopsia di soggetti fumatori e non fumatori. Il non fumatore, rispetto ad un bambino piccolo, ha un polmone un po' meno roseo, proprio a causa dell'inquinamento. Invece il fumatore ha un polmone che tende completamente al grigio/biancastro ed è di consistenza molto diversa, crepitante e meno soffice.
Nostro Signore disse a Santa Geltrude la Grande che la seguente preghiera libererebbe mille anime dal Purgatorio ogni volta che venga detta con amore. La preghiera è stata poi estesa anche ai peccatori viventi. Eterno Padre, io offro il Preziosissimo Sangue del Tuo Divin Figlio, Gesù, in unione con le Messe dette in tutto il mondo, oggi, per tutte le Anime sante del Purgatorio per i peccatori di ogni luogo, per i peccatori della Chiesa universale, quelli della mia casa e dentro la mia famiglia. Amen
Impossibile valutare.
I polmoni di un non fumatore in genere sono di norma comunque capaci di filtrare ed espellere le tossine.
Nel fumatore queste due capacità sono limitate fin'anche in maniera severa.
Pertanto piccole dosi di tossine in cronico dai polmoni sono meglio gestite che grandi quantità in acuto come il fumo, ma ripeto è tutta teoria.
Meglio chi sta in città