A pensarci bene, senza nulla togliere alla bellezza della verde età, molti traguardi nella vita si raggiungono ben oltre la giovinezza:
maturità mentale, emotiva ed affettiva; maggiore sicurezza e conoscenza di sé stessi; realizzazione familiare e lavorativa; cultura più ampia, maggiore esperienza e riflessività; consapevolezza sessuale; relazioni più profonde e più stabili.
Se paragonassimo tutto ciò ad un processo evolutivo della vita di un essere umano, assisteremmo ad un paradosso: idolatrando la giovinezza, è come se esaltassimo le fasi primordiali di questo processo, a discapito delle fasi più “evolute”.
Che cosa c’è di preciso nella gioventù, da far sì che pressoché tutti siano portati a mitizzarla?
Io sono sempre stata dell’idea che ogni età vada apprezzata per le caratteristiche che le appartengono, eppure vedo che molte, moltissime persone, accarezzano il desiderio nostalgico di “poter tornare giovani”.
Perché, se in fondo la maturità porta sensazioni ed esperienze che la gioventù non può possedere?
Update:Intendevo dall'adolescenza ai primi anni dopo i 20, Nuanda..... :)
Update 3:Sinceramente, Marmocchio?
No.
Se devo sacrificare la maturità e la consapevolezza da me raggiunta, e rimettermi nei panni di una persona fondamentalmente insicura, acerba nei rapporti umani, non conscia del suo potenziale intellettivo, bisognosa d'affetto e di conferme, come lo ero allora......no.
L'assenza di responsabilità non vale il baratto con quel che sono diventata oggi.
Io non ce l'ho il mito della gioventù. :)
Ecco da dove è scaturita questa domanda......volevo che mi spiegaste a cosa è dovuto.
E devo dire che lo state facendo alla grande.
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Quando avevo vent'anni andavamo con gli amici alla settimana bianca, eravamo i primi allo skilift e gli ultimi a rientrare, spesso all'imbrunire, si vedevano le scintille delle lamine sui sassi. Poi si tornava in albergo, ci si cambiava e si mangiava come lupi, dopodiché si tirava tardi e chi aveva la ragazza passava qualche ora con lei. Questo per sette giorni.
Certo, ora sono saggio e maturo, tanto da non rimpiangere quel periodo della mia vita anzi così saggio da avere imparato che i rimpianti sono un'inutile forma di autocommiserazione. Però devo tenere d'occhio la cervicale e se non dormo otto ore sono distrutto, sono meno veloce nelle intuizioni (anzi ne ho sempre meno) e a sciare non vado più, anche perché sarei tentato di tenere i ritmi di un tempo e non sono ancora pronto al trapasso.
Ogni età ha le sue meraviglie, l'importante è non perdere la voglia di stupirsi. E poi, non è sempre vero che la gioventù sia sopravvalutata, spesso i giovani vengono ingiustamente accusati di essere superficiali ed inaffidabili, in quanto tali.
Come qualcuno ha detto in passato: "La gioventù è sprecata in mano ai giovani".
La soluzione migliore sarebbe quella di Benjamin Button: nascere vecchi e arrivare ad avere l'esperienza e la saggezza di un sessantenne intorno ai trent'anni.
Suerte
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@Poker Face: grazie :-)
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Nella gioventù si possiede una merce molto preziosa ed insostituibile: l'entusiasmo. La sua progressiva inevitabile perdita, conseguenza delle dure prove cui veniamo sottoposti, corrisponde al nostro invecchiamento, prima mentale che fisico. E la consapevolezza di questa mancanza genera cinismo, che in effetti diviene lo strumento con il quale i più importanti risultati (materiali) vengono concretizzati. Tuttavia quei risultati arrivano accompagnati dalla durezza della materia ma privi della leggerezza della poesia che solo l'entusiasmo e l'intangibilità possono garantire. E, perdendo quel valore aggiunto e quelle aspettative proprie dell'essere Sogni, conservano dentro di se solo lo scialbo valore della propria fisicità, pigramente desiderata.
Ciò che fa della gioventù un' età sempre rimpianta è la possibilità aperta che questa età possiede o dovrebbe possedere in grado maggiore rispetto a tutte le età successive della vita. E' questo potenziale poter essere che poi sempre si rimpiange, perché sempre più si riduce e ci si illude, a volte, di poter rivivere oltre ciò che sempre più ci ha de-finito.
C'è un interessante metafora di Bateson in proposito: essere giovani è come essere un tram, si è obbligati ad andare sulle rotaie per non deragliare, ma mentre vai non devi preoccuparti del percorso, proprio perché le rotaie ti guidano sei libero di immaginare qualsiasi posto; una volta cresciuti si diventa come un autobus, puoi davvero scegliere la strada che vuoi, non ci sono rotaie, ma proprio per questo non puoi distrarti, non puoi metterti più a sognare cosa potresti essere, sei tu che guidi e devi stare attento alla strada che percorri.
Ecco, rimpiangere la gioventù è soprattutto il rimpianto dell' attimo che precede la scelta in cui sembra che tutte le scelte siano ancora possibili, sembra che dipenda solo da noi, senza limiti alle aspettative.
Infatti non tornerei indietro...
L'unico mio rammarico e' che non ci sono piu' alcune figure importanti che mi erano vicine quando ero bimba o forse ci sono ma sotto una forma diversa.
Beh anzitutto, non posso definirmi vecchino, ma già non ho più il fiato per una partita intera a calcetto....
:(
Chi vuole tornare giovane? io no. nè adolescente nè bambina.
In verità vedo che nessuno è contento del posto in cui sta :) i giovani bruciano le tappe per diventare "adulti" , gli adulti vogliono fare i ragazzini...
Io ho sempre fatto quello che mi diceva la testa, ne ho fatte tante a dire il vero, però , forse, è proprio per questo che sto bene nella mia età. Non ho rimpianti significativi.
Adesso non riuscirei a star su fino alle 5 del mattino, ma non ha importanza, perchè l'ho fatto.
Forse se mi fossi persa tante cose, allora si che starei male al solo pensiero delle rughe (che non ho! XD)
ciao:)
Perchè generalmente in quella fascia di età ci si diverte di più e si pensa al giorno dopo di meno.
e al di la di tutte le varie retoriche, i vari principi e le buone abitudini, ti sfido a trovare una persona di 40anni che non darebbe tutta la sua realizzazione esistenziale e tutta la sua maturità sessuale per potersi divertire di più e preoccuparsi del domani di meno.
1) La gioventù nella vita di ognuno è il periodo + importante....xk come tu ben saprai....x creare qualkosa sn indispensabili delle buone basi....
2) Ogni individuo è unico nel suo genere....ce ki la "maturità" la "trova" a 30 anni e passa....ci sn anke xsone ke gli bastano 15-17 anni se non meno.....
Senza fare particolari riferimenti....Ci sn bambini ke a 9-10 anni fanno discorsi molto + sensati di molti adulti....
la gioventù è vista come assenza di ansie da problemi di vita vera. quando uno con la testa leggera se ne va in giro per locali e discoteche, senza ansie per il mutuo, le bollette, le scadenze, i figli.
e poi non ci sono le rughe.
preferisco la maturità.
se guardo indietro e vedo la me più giovane, vedo un'ochetta sciacquetta.