Nel 2017 sento ancora la differenza tra lavorare per vivere e vivere per lavorare.
Per me sono entrambi sbagliate, perchè dobbiamo sforzarci fino in fondo per trovare un lavoro che ci piace e che facciamo volentieri. Non dico per forza una passione, ma comunque un lavoro che vogliamo veramente fare.
Sono uno dei pochi rimasti che pensa che non ha senso una vita passata a lavorare per i soldi pur facendo qualcosa mal volentieri, per cosa poi? Per godersi il tempo una volta finito di lavorare o per un mese di ferie l anno? Io penso che il lavoro deve essere parte della nostra vita perchè è comunque un attività che ci occupa molto tempo, ed è giusto che sia qualcosa che facciamo volentieri.
Poi, al di la di questo il giorno in cui ci alziamo dal letto malvolentieri ce l abbiamo tutti, anche il calciatore professionista millionario ha la giornata in cui si alza e pensa "che plle non voglio andare all allenamento". Però penso sia bello avere un lavoro che piace e farlo volentieri!
Invece al giorno d oggi sento ancora gente che dice di voler fare quel lavoro solo perchè guadagna tanto, e in queste persone lo noto subito quando ci parlo che stanno giu di morale e che lavorano per i soldi.
Copyright © 2024 1QUIZZ.COM - All rights reserved.
Answers & Comments
Hai ragione ma capisci che, per varie vicissitudini, non tutti hanno la possibilitá di trovare il lavoro che gli piace. Io volevo fare la guida turista, mi avrebbe reso felice ma devo andare all'uni per questo ma c'è un intoppo.. I SOLDI.. I miei sono poveri, non potevano permetterselo e quindi ho rinunciato e ho preferito iniziare a lavorare. Ho fatto il cuoco, lavoro che chiede anche le 12 ore al giorno.. Non hai tempo per altro.. Non si vive per lavorare ma se non lavori non vivi. Come la mettiamo? Sono 2 cose che non si possono conciliare insieme. Poi varia anche dalle situazioni. Se hai i genitori con i soldi puoi avere la possobilitá di specializzarti e prendertela comoda per schiarire le idee ma se i tuoi non possono darti nemmeno 10 euro per la ricarica? O per prendere una semplice birra con gli amici al bar? Devi smuovere il sedere in qualche modo.. Qui non si hanno possibilitá.. Il mio lavoro ideale sarebbe stato anche cantare.. Ti pare facile diventarr un cantante? Sfondare?
No, non sei uno dei pochi rimasti. Tutti vorrebbero fare il lavoro per il quale si sentono portati. Fare il lavoro che piace non è una fatica, è un piacere. Ma non tutti ci riescono. Nella vita a volte molte persone devono scendere a compromessi. Ti auguro di riuscirci, ma sappi che dovrai lottare e fare sacrifici per ragiungere questo traguardo.
Io ci sono arrivato a 36 anni, dopo 15 anni di un lavoro che non mi piaceva in una multinazionale. Ero diventato dirigente ed avevo uno stipendio da favola oltre al premio di rendimento annuale (un anno, mi vergogno quasi a dirlo, è stato di una cifra a otto zeri), avevo tutto, anche il circolo ricreativo con il tennis, la piscina, e il golf, la casa al mare e quella in montagna, tutto gratis, ma un bel giorno ho detto basta e mi sono licenziato. Ora finalmente faccio quello che ho sempre desiderato, lavoro due volte tanto, ho dovuto fare sacrifici all'inizio, ho dovuto ipotecare la mia casa e quella dei miei per avere il capitale di partenza. Non è stato facile ricominciare tutto da zero, ci vuole una grande volontà e anche una buona dose di incoscienza ma se ci si crede fermamene vale la pena di rimettersi in gioco.
Ricordati solo una cosa: nessuno ti regalerà mai niente. Tutto quello che riuscirai ad ottenere sarà frutto della tua determinazione, delle tue capacità e dei tuoi sacrifici.
p.s. ho letto con attenzione le risposte di franco e di BROTHER e le apprezzo.molto.
Io ho evidenziato forse solo il lato dell'appagamento personale nel fare un certo tipo di lavoro perchè quello mi sembrava il fulcro della domanda ma, come dice franco, questo non è tutto, c'è anche ben altro da tenere in considerazione.
se tutti avessero la possibilità di fare un lavoro che piace,
nessuno farebbe l'operaio, e ci sarebbero in giro molti filosofi poeti pensatori
Se pagano un milione di euro per spalare la merd* stai certo che chiunque in questo sito lo va a fare quindi a conti fatti è tutta una questione di soldi e sopravvivenza la vita è questa o ti dai da fare per campare o ti butti sotto il treno...
ho letto la domanda e le belle risposte peccato che nessuno abbia chiaro il motivo per cui si lavora. Si vede proprio che in Italia non c'è meritocrazia e i vostri insegnanti sono veramente degli inetti se la generazione vostra ( io sono della generazione x) non ha chiaro questo : SE VI FANNO STUDIARE NON E' PERCHE' DOVETE DIVENTARE RICCHI MA UTILI ALLA SOCIETA'. Non avete neancora capito a 30 e passa anni che miloni di esseri umani non hanno possibilità, capacità e hanno bisogno di tutto, i poveri, i malati, i disabili ecc.. Lavorate per loro, pagate le tasse e siate fieri di qualsiasi lavoro in regola, se potete creare posti di lavoro grazie alla vostre competenze DOVETE TENTARE DI FARLO e non andare all' estero a cercare fortuna, troppo facile. Voi avete l' enrgia per mkgliorare l' Italia, usatela. io oramai sono vecchio....
Sei immaturo, ragionamento da tipica persona che non conosce la vita da NON MANTENUTO. Mi sono fatto 2 anni da cameriere e quando ci hanno sfrattato perché mio padre non riusciva a pagare l'affitto per mangiare, e mia madre ha iniziato a fare due lavori, ho dovuto mettere da parte il mio sogno, e rimboccarmi le maniche. Dai 20 ai 25, dopo 2 anni di lavoro in un ristorante dove venivo sottopagato e trattato male, ho deciso di liberare i miei genitori dalle spese per mantenermi e mi sono trasferito a 400 km da casa. Ho lavorato come un folle, periodi di 2 lavori, e per un periodo ho lavorato nella sicurezza di un locale rischiando ogni sabato sera di essere preso a pugni, tutto questo pur di allungare lo stipendio di quei 2-300 euro mensili, per mandarli ai miei genitori anziani che nonostante i 65 e i 62 anni devono ancora lavorare per sopravvivere. Si lavora per soldi, quando c'è uno stato egoista, quando c'è un sistema corrotto di mrda nel mondo, quando i potenti fanno i programmi in televisione dove si divertono e intanto guadagnano, e poi ci sono io che non ho neanche la tivu a casa, ho solo uno smartphone che mi lega al resto del mondo. Il resto dei soldi mi servono per l'affitto, per i miei genitori, per il biglietto della metro.
Imparate a portare rispetto, queste domande fanno solo girare i cohglioni, bambini idioti alla vostra età avevo già lavorato tantissimo, voi state al pc!Che schifo!
Non lo fai per il tempo libero o per le ferie, lo fai per il piatto a tavola, l’affitto, le bollette, l’auto o l’abbonamento al bus.
Insomma accettare un lavoro che non piace è triste ma è proprio per i soldi. Puoi nel frattempo, cercare altro ma non puoi mollare quando sei adulto. Purtroppo la vita è così!
Perché hai fame
Il tuo ragionamento è perfettissimo sul piano teorico. Eticamente parlando, esso non fa una sola grinza. Peccato solo che, come probabilmente sperimenterai sulla tua stessa pelle nel corso della vita, la concreta e dura realtà offre prospettive del proprio radicalmente opposte. Quando le offre. Perché, a meno che tu non viva beatamente al di sopra delle nuvolette, specie ai nostri giorni soprattutto i nostri giovani sono ingiustamente condannati a restare inoccupati e/o disoccupati. Anche quelli che hanno lungamente studiato e si sono dottamente specializzati. E pure quelli che, animati dalla più sincera buona volontà e dal più vero spirito di sacrificio, ogni giorno escono di casa bussando ad ogni porta alla ricerca di un qualsiasi lavoro, purché onesto, pulito e possibilmente stabile. Solo 2 - 3 giovani su 100 riusciranno e riescono a trovare un'occupazione veramente consona alle loro capacità ed alle loro inclinazioni .... e, comunque, non al primo tentativo di ricerca. Per non parlare di chi, ormai non più giovane, si trova improvvisamente senza lavoro a 40 - 50 anni perché l'Azienda è fallita. Quando va bene, intervengono i cosiddetti ammortizzatori sociali e l'opportunità di svolgere temporaneamente i lavoretti socialmente utili. Tuttavia, con questi insufficienti palliativi non si può mantenere un'intera famiglia, né vivere dignitosamente. Quindi, fossi nei tuoi panni, cambierei totalmente i tuoi sconsiderati, ipotetici, infondati ragionamenti da mero ed ingenuo sognatore. .
Perché, i soldi te li passa il nonnetto?