Per egoismo e ignoranza. Ignoranza perché credono di poter mantenere, anche da indipendenti, ,o stesso livello di benessere. In realtà; da indipendenti, sarebbero fuori dal mercato europeo, e andrebbero incontro a delle difficoltà commerciali enormi. Una regione con un' elevato tasso di produzione lo è tale anche grazie al mercato interno nazionale. Una volta che si sono separati, non facendo più parte del mercato comune europeo, non avranno possibilità, o ne avranno molto di meno, di esportare i loro prodotti.
La catalogna, se diventa indipendente, dovrà fare la trafila per chiedere l' ingresso nella UE, ma per entrare serve l' OK di tutti paesi, e non credo che la Spagna lo conceda.
In parte appartengono ad una parte del paese con un proprio idioma (in parte artificialmente ricostruito dall'antico franco provenzale da parte del letterato Pompeu Fabra),
In parte sono (o erano) la parte più industrializzata del paese, ma non per merito loro ma esclusivamente geografico, essendo (come il Nord Italia) la parte maggiormente vicina al vecchio centro economico europeo manifatturiero (Germania, Francia).
Oggi una secessione sarebbe ridicola, viviamo in una economia e cultura globale. Ogni secessione non farebbe alcun bene.
per le stesse ragioni per cui la chiedono quelli della Lega in Nord Italia.
Sono stufi di pagare tasse per le altre regioni (che qui sono chiamate nazionalità)
.
Loro, i catalani, hanno il vantaggio di avere un dialetto, il catalano comune in tutta la regione, riconosciouto come lingua assieme al dialetto castigliano diventato per tutti lingua spagnola. Nel nord Italia i vari dialetti, piemontese, lombardo, veneto ecc. non sono comuni a tutti e neppure in tutta la regione essendoci forti differenze anche in posti vicini nella styessa regione.
.
Altra istanza di indipendenza in Spagna è quella dei paesi baschi. fortemente compromessa come possibilità di realizzazione dalla via terroristica e violenta intrapresa contro il governo centrale.
Perchè si sentono soppressi da uno stato centrale che non li aiuta.
Anche in Veneto nel 2013 ci sarà un referendum sull'indipendenza:
CAOS ITALIA, VERSO IL REFERENDUM CONSULTIVO PER L'INDIPENDENZA DEL VENETO
Non stiamo parlando di una versione italiana di Chaos Usa di Bruce Sterling, dove gli Stati Uniti sono disintegrati da potenti forze sociali centrifughe, ma di una notizia ufficiale che è sfuggita al mainstream. Principalmente occupato ad analizzare i decimali di voto in elezioni propedeutiche a successive elezioni oppure intento a rincorrere le emergenze. Ebbene si è reale: il Veneto va verso il referendum consultivo sull'indipendenza. Grazie ai voti decisivi di un consigliere regionale del Pd, e fin qui, e di uno di Rifondazione (!).
Quello che è clamoroso, e mostra le storture dei media italiani che bucano totalmente le notizie, è che l'ufficio di Barroso, commissario Ue, ha scritto agli indipendentisti veneti dicendosi rispettoso dei processi democratici (come quelli di questo tipo di referendum). Il presidente della regione Veneto ha già detto che voterebbe "Si" al referendum. Un fatto politicamente grave. Tutto mentre il media mainstream era occupato con il gioco su chi ha il fattore X tra i candidati alle primarie.
E ti dirò che sono contentissimo. Da 146 anni ( 21 e 22 ottobre 1866) la terra Veneta appartiene all’Italia. Tale annessione è avvenuta, al di fuori del diritto internazionale e dei patti sottoscritti tra Austria, Prussia, Francia e Regno d’Italia, attraverso un referendum/plebiscito truffa. Questo referendum, indetto dopo l’inganno e la violenza perpetrati nei confronti del popolo veneto e delle autorità civili e religiose di allora, ebbe questi risultati: 641.758 SI, 69 NO, 273 NULLI.
I soli 69 voti contrari all’Italia dimostrano in tutta la sua essenza la truffa che poi le infauste cronache di quei giorni ci rendono ancor più chiara: in tutti i campi di battaglia i Veneti, nel 1866, non si sono certo distinti per l’ardore con cui hanno accolto l’ingresso delle truppe sabaude che in quell’anno non hanno mai vinto una battaglia (memorabili le vittorie austro-venete delle truppe di Francesco Giuseppe che sbaragliavano quelle di Vittorio Emanuele a Lissa e Custoza). I libri di scuola dicono altro e non ammettono che tutta la storia italiana è da riscrivere, perché come ben sapete, la storia la scrive chi vince (anche se in maniera non corretta). Ben venga quindi una risoluzione che sancisca il diritto dei Veneti all’autodeterminazione tramite libero referendum con garanzie internazionali certe. Anche perché a fallire come italiano proprio non ho voglia, ne ho voglia di pagare i 6 miliardi di deficit della Sicilia, ne i 30.000 forestali calabresi, ne gli scandali del Lazio con la Polverini, Batman, etc, ne gli scandali lumbarddd di Formigoni, Penati, Minetti, il Trota Bossi.
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Per egoismo e ignoranza. Ignoranza perché credono di poter mantenere, anche da indipendenti, ,o stesso livello di benessere. In realtà; da indipendenti, sarebbero fuori dal mercato europeo, e andrebbero incontro a delle difficoltà commerciali enormi. Una regione con un' elevato tasso di produzione lo è tale anche grazie al mercato interno nazionale. Una volta che si sono separati, non facendo più parte del mercato comune europeo, non avranno possibilità, o ne avranno molto di meno, di esportare i loro prodotti.
La catalogna, se diventa indipendente, dovrà fare la trafila per chiedere l' ingresso nella UE, ma per entrare serve l' OK di tutti paesi, e non credo che la Spagna lo conceda.
In parte appartengono ad una parte del paese con un proprio idioma (in parte artificialmente ricostruito dall'antico franco provenzale da parte del letterato Pompeu Fabra),
In parte sono (o erano) la parte più industrializzata del paese, ma non per merito loro ma esclusivamente geografico, essendo (come il Nord Italia) la parte maggiormente vicina al vecchio centro economico europeo manifatturiero (Germania, Francia).
Oggi una secessione sarebbe ridicola, viviamo in una economia e cultura globale. Ogni secessione non farebbe alcun bene.
per le stesse ragioni per cui la chiedono quelli della Lega in Nord Italia.
Sono stufi di pagare tasse per le altre regioni (che qui sono chiamate nazionalità)
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Loro, i catalani, hanno il vantaggio di avere un dialetto, il catalano comune in tutta la regione, riconosciouto come lingua assieme al dialetto castigliano diventato per tutti lingua spagnola. Nel nord Italia i vari dialetti, piemontese, lombardo, veneto ecc. non sono comuni a tutti e neppure in tutta la regione essendoci forti differenze anche in posti vicini nella styessa regione.
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Altra istanza di indipendenza in Spagna è quella dei paesi baschi. fortemente compromessa come possibilità di realizzazione dalla via terroristica e violenta intrapresa contro il governo centrale.
Perchè si sentono soppressi da uno stato centrale che non li aiuta.
Anche in Veneto nel 2013 ci sarà un referendum sull'indipendenza:
CAOS ITALIA, VERSO IL REFERENDUM CONSULTIVO PER L'INDIPENDENZA DEL VENETO
Non stiamo parlando di una versione italiana di Chaos Usa di Bruce Sterling, dove gli Stati Uniti sono disintegrati da potenti forze sociali centrifughe, ma di una notizia ufficiale che è sfuggita al mainstream. Principalmente occupato ad analizzare i decimali di voto in elezioni propedeutiche a successive elezioni oppure intento a rincorrere le emergenze. Ebbene si è reale: il Veneto va verso il referendum consultivo sull'indipendenza. Grazie ai voti decisivi di un consigliere regionale del Pd, e fin qui, e di uno di Rifondazione (!).
Quello che è clamoroso, e mostra le storture dei media italiani che bucano totalmente le notizie, è che l'ufficio di Barroso, commissario Ue, ha scritto agli indipendentisti veneti dicendosi rispettoso dei processi democratici (come quelli di questo tipo di referendum). Il presidente della regione Veneto ha già detto che voterebbe "Si" al referendum. Un fatto politicamente grave. Tutto mentre il media mainstream era occupato con il gioco su chi ha il fattore X tra i candidati alle primarie.
E ti dirò che sono contentissimo. Da 146 anni ( 21 e 22 ottobre 1866) la terra Veneta appartiene all’Italia. Tale annessione è avvenuta, al di fuori del diritto internazionale e dei patti sottoscritti tra Austria, Prussia, Francia e Regno d’Italia, attraverso un referendum/plebiscito truffa. Questo referendum, indetto dopo l’inganno e la violenza perpetrati nei confronti del popolo veneto e delle autorità civili e religiose di allora, ebbe questi risultati: 641.758 SI, 69 NO, 273 NULLI.
I soli 69 voti contrari all’Italia dimostrano in tutta la sua essenza la truffa che poi le infauste cronache di quei giorni ci rendono ancor più chiara: in tutti i campi di battaglia i Veneti, nel 1866, non si sono certo distinti per l’ardore con cui hanno accolto l’ingresso delle truppe sabaude che in quell’anno non hanno mai vinto una battaglia (memorabili le vittorie austro-venete delle truppe di Francesco Giuseppe che sbaragliavano quelle di Vittorio Emanuele a Lissa e Custoza). I libri di scuola dicono altro e non ammettono che tutta la storia italiana è da riscrivere, perché come ben sapete, la storia la scrive chi vince (anche se in maniera non corretta). Ben venga quindi una risoluzione che sancisca il diritto dei Veneti all’autodeterminazione tramite libero referendum con garanzie internazionali certe. Anche perché a fallire come italiano proprio non ho voglia, ne ho voglia di pagare i 6 miliardi di deficit della Sicilia, ne i 30.000 forestali calabresi, ne gli scandali del Lazio con la Polverini, Batman, etc, ne gli scandali lumbarddd di Formigoni, Penati, Minetti, il Trota Bossi.
i motivi sono lo stessi di tutti glia altri !!
comunque sia i catalani sia gli spagnoli non mi stanno per niente simpatici,li trovo estremamente invadenti ,chiassosi e arretrati !!!
per quel che mi riguarda possono anche annettersi al Marocco che nessuno li rimpiangerà !