Discutevo oggi con un'amica. Al sud in molte famiglie si usa ancora dare al nascituro, il nome del nonno o la nonna paterna. Io personalmente la trovo una cosa insensata e maschilista (non antiquata perché non critico tutte le cose antiquate).
Tuttavia questa storia del nome è assurda! Questa mia amica mi ha detto che sua zia è stata costretta a mettere alla propria figlia un nome che non le piaceva solo perché apparteneva alla nonna, sia perché i nonni facevano gli offesi, sia perché anche il marito insisteva su questa forma di "rispetto".
Io col cavolo che avrei accettato! Se il nome non mi piace, non lo metto e punto, non scenderei nemmeno a compromessi mettendolo come secondo nome! Visto che è figlio dei genitori e non dei nonni, sono i genitori che devono scegliere, in accordo, un nome che piace. Per non parlare degli omonimi che vengono poi fuori...
E poi perché i nonni paterni sì e quelli materni no? Se proprio si vuole dirla tutta il bambino ha già il cognome paterno perciò sarebbe più "giusto" mettere almeno il nome materno (non che sia daccordo con queste cose comunque, è un esempio che faccio solo per una questione di "equità" visto che nel caso dei nomi paterni si parla sempre di "rispetto").
Voi cosa ne pensate di questa tradizione? Qualcuno di voi ha dovuto mettere al proprio figlio il nome dei nonni? In tal caso è stata una vostra scelta o meno? E a chi pensa che queste tradizioni siano giuste, perché? :)
Copyright © 2024 1QUIZZ.COM - All rights reserved.
Answers & Comments
Perché la gente non sa pensare con la propria testa! Io mi chiamo Giuseppa (nome che odio con tutte le mie forze) solo perché mia nonna si chiamava così! Tutti mi chiamano Giusy, ma quando devo firmare giuro che mi sale l'istinto omicida...
Penso che sia da idioti.
Ma soprattutto sono idioti coloro che danno il nome anche se non gli piace. Chi cavolo se ne frega se i nonni fanno gli offesi, la smetteranno prima o poi.
è meglio non seguire questa usanza quando i nomi dei nonni sembrano sorpassati appartenenti a un'altra epoca
Io odio queste tradizioni pensa che quando io sono nata i miei nonni volevano che io avessi il nome di mia nonna ma mia mamma ha rifiutato e mi ha messo il mio e anche quando sono nati i miei figli i genitori di mio marito volevano che uno di loro portasse il nome del loro nonno ma io ho rifiutato sono io che decido i nomi da dare ai miei figli io è mio marito punto e basta
Onestamente quando sento/leggo certe cose, mi sale un'orticaria pazzesca e soprattutto, mi verrebbe voglia di trasferirmi in Nord Europa, cambiare nome all'anagrafe e fingere di non essere nata in Italia, mi vergogno terribilmente di certe "tradizioni" (se così le vogliamo chiamare) e della mentalità tipica italiana, non mi rispecchio per niente in questo paese, non solo per quanto riguarda questa usanza in particolare ma per tutto, giuro che certe volte mi chiedo cosa ci faccio io qui.
Un tempo questa usanza c era anche al nord, adesso si è un po' persa. Ad esempio mia mamma si chiama Sofia e si chiamava cosi anche la sua bisnonna, anche mia zia (la sorella di mia mamma), si chiama Gabriella, nome che ha ereditato dalla prozia. Sinceramente non so perché al sud sia ancora presente questa "usanza" ma credo che scomparirà e un po' sta già scomparendo. Certo che al sud non sono molto originali, si chiamano tutti o con nomi ereditati da parenti, o con nomi di santi, magari il patrono della città in cui vivono, oppure scelgono i nomi stranieri pensando di essere originali 😂
Un tempo lo era sicuramente ora,credo molto meno...ed è giusto che sia cosi'...ognuno sceglie il nome che vuole...
E' una tradizione assurda, che nasce da un malinteso senso del "rispetto", derivato sia dall'alta società (i nobili) che da quella rurale. Si mette il nome del nonno per rimarcare la "continuità della stirpe". Questo perché in Italia è vietato dare il nome del padre vivente, altrimenti succederebbe come negli USA, dove esistono i James, James Jr, etc... Da noi si fa con i nonni: addirittura si dà al primogenito il nome del nonno paterno e al secondogenito quello del nonno materno, per fare felici tutte e due le famiglie di origine. Una sorta di "omaggio" alla famiglia, ma che assume connotazioni becere. Motivo per cui ci si ritrova con quattro cugini che hanno il tuo stesso nome e cognome, o paesi in cui ci sono una ventina di persone omonime! E ti ritrovi stirpi in cui il nascituro si chiama Luigi, il padre Giuseppe, il nonno Luigi, il bisnonno Giuseppe, il trisavolo Luigi e così via all'infinito! Posto che a volte si tramandano nomi brutti o assurdi (i miei nonni si chiamavano Onorio e Sinibaldo, per fortuna i miei non hanno pensato di rispettare alcuna tradizione), il nome che si dà ad un bambino deve essere un segno caratteristico, ma deve essere bello, facile (altrimenti tutti lo sbagliano, lo storpiano o lo diminuiscono) e non deve costituire una presa in giro per il nascituro negli anni che verranno. Nomi troppo creativi, troppo particolari, o, peggio, di moda (una volta andava di moda Deborah, orribile!) sono da evitare, ma anche costringere il coniuge ad accettare una tradizione nel nome del figlio di entrambi è una imposizione inaccettabile! I miei genitori, quando nacqui io e i miei fratelli, si accordarono per scegliere nomi non appartenenti a membri della famiglia: nomi nuovi, freschi, moderni, semplici, che nessuno dei parenti avesse portato in precedenza. Se consideri che avevano ciascuno una quindicina di zii, non fu facile, ma fu più giusto così...
Io penso che sia una tradizione da mantenere, perché in un certo senso, si ha la propria identità, immaginate un mondo dove tutti si chiamano con nomi come Jake, Natasha ecc...
Una persona scegliendo un nome tradizione preserva l'identità del figlio, perché vuol dire che è fiero delle proprie origini e non si vergogna a dire che lui e il proprio figlio/a appartengono ad un certo luogo
anche al nord......!