E invece è successo proprio questo, Ruth Espiricueta ha postato sui social la foto della letterina scritta da una bimba di sette anni, di prima elementare. «Vorrei una palla, non una bambola, così io e mio fratello possiamo giocare insieme - ha spiegato al piccola - E un uovo, da mangiare, e una coperta». «Avevo il cuore a pezzi - spiega l’insegnante -
Update 3:La letterina ha convinto la maestra e la scuola, la Monte Cristo Elementary School, a dare il via a una raccolta benefica: in Rete tantissimi si sono offerti di aiutare la piccola e tutti gli altri bambini in difficoltà. Sono state raccolte 724 coperte, una per ogni studente. «La bimba - ha spiegato l’insegnante - è felice che anche i suoi compagni abbiano ricevuto una coperta per stare al caldo». In Texas, secondo i dati del 2016, un bambino su cinque, il 22,4%, vive in condizioni di povertà.
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Sì, avevo letto anch'io di questa commovente letterina natalizia. Direi che ogni ulteriore commento sarebbe banale ed inutile. Mi limito ad aggiungere solo questo. Come so bene agendo sin da ragazzino in diversi settori del Volontariato, anche nel nostro mitico "Bel Paese" esiste purtroppo un nutrito e silenzioso "ESERCITO" di VERI poveri ed indigenti. Per Natale, pure per Natale, non chiedono e non esigono realtà sofisticate e stupefacenti, ma, come per tutti i restanti 364 giorni dell'anno, domandano solo e soltanto un pasto caldo per combattere la fame ed un'accogliente coperta per allontanare il gelo. Già ... c'è poco da dire, mentre c'è molto da dare & fare !!!!
AVEVO GIA LETTO COSI PICCOLA E GIA' COSI SAGGIA
I bambini, spesso sono meravigliosi......è quando crescono che diventano degli autentici bastardi.
Il problema della povertà esiste dappertutto, da altre parti anche molto di più....quindi spero che non si faccia un discorso sullo stile "quanto sono brutti gli USA".