Totò diceva: ma mi faccia il piacere! Il turismo affonda senza acqua dai rubinetti.
Update:Ai nostri Politici piacciono le opere pubbliche a vista, un nascosto ed interrato acquedotto non porta voti, secondo la loro opinione, meglio un bel raccordo che non porta da nessuna parte.
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Il problema non riguarda solo Roma, ma tutto il paese, il problema non è solo quello dell'acqua, a tal proposito mezzo sud sovravvive con le autobotti come nel terzo mondo, ma anche di scuole, strade, ospedali, trasporti, dissesto idrogeologico, vulnerabilità sismica, inquinamento, rifiuti, ecc ... i problemi non sono di oggi, ma vecchi di decenni e ormai diventati emergenze insostenibili.
Alla luce della cruda e nota realtà è ovvio che il problema non è semplicemente ACEA, fondata, diretta fino all'altro ieri e affondata da Mafia Capitale, ma un sistema mafioso nazionale ben consolidato.
Inoltre non occorre spiegare perchè i problemi di Roma con ben 3 MILIONI di abitanti e ricchi appalti che hanno attirato l'attenzione di tutte le mafie che hanno avuto sempre vita facile, a Roma come nel resto del paese, grazie a leggi mafiogene e alla complicità politica, sono ben più gravi di quelli di Trento con 100 mila contadini.
In tutta italia, ogni anno, non vengono raccolti 3000 miliardi di metri cubi d'acqua.
Colpa dei tubi vecchi che hanno perdite, della mancanza di manutenzione, della cattiva amministrazione delle cose pubbliche...
Però i soldi per i forestali, falsi invalidi, timbratori parassiti del cartellino ci sono sempre.
terroni = colera del mondo intero
Roma ha fatto una figura di mérda mondiale su questa storia dell'acqua, la città che aveva inventato gli acquedotti
La crisi idrica, complici anche e soprattutto enormi sprechi, pessime condizioni dell'80% degli acquedotti, ed annosa carenza di dighe ed invasi artificiali, non riguarda solo Roma. Moltissime altre città, la maggior parte concentrate nelle zone del Centro-Sud, versano in condizioni davvero pietose e penose. Quanto alla nostra Capitale riuscirà ad evitare il razionamento completo grazie ad un dubbio accordo tra ACEA e Regione Lazio. Detto accordo segnerà gravemente l'Ambiente Naturale dell'intero Lago di Bracciano e zone limitrofe. Quali e quante non è dato sapersi, ma le previsioni degli esperti sono a dir poco catastrofiche. Senza parlare, poi, di misure semplicissime mai adottate in città. Ad esempio, perché mai nessuna delle Giunte Comunali che si sono succedute in quel di Roma non ha mai pensato di dotare le numerose fontanelle cittadine di semplicissimi ed efficienti rubinetti ?!? Quanta preziosissima acqua è andata colpevolmente sprecata in anni ed anni !!!! Spero che la sequela di Estati sempre più lunghe e sempre più torride abbia aperto gli occhi a più di "qualcuno". In caso contrario, l'Italia sarà definitivamente ed irrimediabilmente siccitosa.
percentuale di spreco dell'acqua attraverso perdite dell'acquedotto in:
Veneto: 10-15%
Roma: oltre 40%
meridione: fino al 70%
(in certi comuni della Sicilia è 90%, infatti Messina l'anno scorso è rimasta diverse settimane senz'acqua)
Pare che il razionamento dell'acqua non ci sarà. Accordo siglato tra Regione Lazio e Acea, società che fa utili per 70.000.000 di euro e che ne investe per tappare le falle esattamente ZERO !!!!!
Ma tanto ad Acea che importa? I cittadini di Roma pagano in bolletta anche l'acqua che.....non consumano !!!! (quel 40% circa che si perde per strada !!!!!) e quindi perchè i soci di Acea dovrebbero rinunciare a mettersi in tasca gli utili ???? Tutto normale !!!!! Tutto Ok !!!!! Del resto a Roma c'è forse qualcosa che funziona ?????