Il fatto che mi preoccupa oltre alla catastrofe è l' impreparazione, ormai impotenza dichiarata, nel risolverla: MAI AVER LA PRESUNZIONE DI POTER ASSICURARE TUTTO!!
Come considerare allora la politica del nucleare? Il rischio vale la candela?
Anche se per qualcuno può apparire retorico ma, esempio di catastrofe, Chernobyl è TUTTORA disabitata!
L' energia a tutti i costi!!!! (Bah!)
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Il problema della sicurezza è l'ultimo problema del nucleare, lo tira furi in malafede la sinistra che vorrebbe le centrali nucleari esattamente come la destra
Il problema concreto del nucleare sono le scorie, non esiste al mondo un sito di stoccaggio (i francesi che fanno tanto i fighi le hanno esportate, e probabilmente in modo meno spudorato tutt'ora, per decenni in algeria)
Altro problema è l'uranio, è una risorsa non rinnovabile e già oggi se tutto il mondo consumasse l'energia che consumiamo noi occidentali non basterebbe già adesso per il fabbisogno globale quindi dobbiamo sperare che i paesi cosidetti del terzo mondo rimangano tali...
purtroppo di queste cose non si parla, ma solo della sicurezza perchè la sicurezza lascia margini di discussione e manipolazione della politica, gli altri temi invece no.... cmq le centrali come impianti e strutture sono sicure (almeno per quello che ho letto da vari geologi)...poi l'uomo è l'uomo e può sempre sbagliare...
spero di esserti stato d'aiuto :)
bello che il resto del mondo usa compresi stanno investendo per energie alternative noi naturalmente nò , anzi tagli alla ricerca in tutti i campi .
Inizio seriamente a pensare che evidentemente ce lo meritiamo
Sicuro non esiste niente. Potresti farti una passeggiata in riva al mare durante una bella giornata e vederti crollare la scogliera addosso (successo poco tempo fa). La sfiga non conosce ostacoli.
Ora, l'energia serve, ed è necessario ottenerla in un modo quanto più pulito, economico e sicuro possibile.
Solare ed eolico sono ottime soluzioni che però presentano il grosso ostacolo dell'aleatorietà. In altri termini passa la nuvoletta e ti si spegne il forno. Serve affiancare un'altra fonte di energia. L'idroelettrico è pulito solo per modo di dire: ha un impatto ambientaale bestiale (e le dighe crollano), il termoelettrico costa ed inquina in maniera tremenda (e gli incidenti ci sono e sono parecchi).
L'ideale è, guarda un po', il nucleare. Perchè di incidenti seri non ne capitano dai tempi di Chernobyl, e perchè già Chernobyl faceva schifo di suo, centrali così le potevano fare solo i sovietici. E nei pressi di Chenobyl, oggi, la radioattività non è molto più elevata di tanti altri posti (LaRepubblica tempo fa riportava dati pari a quelli di un aereo di linea). Oggi le centrali sono fatte in modo da collassare su se stesse in caso d'incidente, e autoseppellirsi. La fuga di radioattività è ridicola. E la radioattività stessa non si può PRODURRE: le centrali NON PRODUCONO RADIOATTIVITA', che è un fenomeno naturale come la neve, LA SFRUTTANO, la consumano per produrre energia. E le scorie (molto piccole) possono essere prese e ributtate in una miniera di uranio esaurita, nelle miniere di sale russe o ricacciate lì dove non possono fare danni.
In altre parole le scorie inquinano meno di quanto faccia una qualsiasi altra centrale elettrica.
Questo dà fastidio a chi sul petrolio ci mangia, e allora meglio tenerci le piattaforme che collassano o le petroliere che affondano piuttosto che sfruttare una fonte pulita, economica e sicura.
come si potrebbe mai essere abbastanza preparati a qualcosa di simile? gli uomini non dovrebbero giocare con cose di cui non sono in grado di arginare i danni e di fatto il nucleare non serve a niente se non a spuntarla nella corsa agli armamenti, è una scoperta inutile e fuori da ogni grazia di dio