Anche le medicine hanno gli effetti collaterali. Studiate sapientemente per guarire il malato,possono anche ucciderlo se mal somministrate.
La saggezza dell' uomo è saper somministrare il "dosaggio"della parola che dispensiamo.L' intelligenza,l' amore per chi riceve la verità in quel momento, sono i dosaggi giusti e sani.
Ancorati alla Verità,dobbiamo essere e imparare ad essere portatori di "salute". Spesso spiattellare lì,subito, in un modo brutale...significa tener conto solo del nostro egoismo e mostrare solo la nostra "malvagia capacità", di annientare ed uccidere l' altro.
Io non sono del partito di quelli che considerano il fatto di dire sempre e comunque quello che si pensa un pregio, io penso che a volte bisogna tener conto della sensibilità degli altri e controllare un po' le parole, NON dire cose che non si pensano, semplicemente tenersi per sè alcune cose se queste possono ferire e non è necessario esternarle o, come dice Cucciola, usare un certo tatto e dirle in un certo modo... cioè, a volte mi sembra che dietro la scusa della schiettezza e della sincerità si celi un desiderio nascosto e latente di far gratuitamente del male, nessuno mi impedisce di avere i miei pensieri, ci mancherebbe, ma sull'opportunità di manifestarli sempre e comunque... ecco, diciamo che nutro molte riserve...
Il problema non è dire quello che si pensa, ma il come lo si dice. Sono sempre disposta a sentire l'opinione degli altri, perfino le critiche educate mi fanno piacere e non le disdegno, ma al giorno d'oggi quando uno ti dice scusa devo dirti quello che penso facilmente ti ha offeso come una carogna e allora non ci sto divento una furia e allora dico io quello che penso e chissà perchè non viene mai così ben accettato!!!!
quando quel pirla che fece la creazione non che stette tanto a pensare, la fece e basta, e poi stette a guardare l'effetto che fa, sapeva che ci sarebbero state delle epurazioni in modo generale chiamati anche estinzioni di specie superate, e così avverà con l'uomo quando avremo fatto il nostro tempo, saremo spazzati via, solo che forse l'uomo con il suo entusiasmo farà finire tutta la creazione in modo improvviso e questo era anche previsto! quindi non si può sempre stare a ponderare, se parlare o agire, si parla e si agisce sperando di fare il meno danno possibile alla creazione, se sarà possibile, intanto tutti vogliono la bomba atomica, con i suoi effetti devastanti che gli mericani hanno pure provato contro il giappone con ben 2 bombe atomiche e con milioni di vittime allo scoppio ed altri milioni a causa della nube atomica sprigiontesi, e nessuno che ha avuto il coraggio di condannare questi atti criminali contro civili innoccenti, ed oggi gli americaani vorrebbero dettare la loro legge democratica su tutto il pianeta!
Ma chi cazzu minni futti. Io dico quello che penso semplicemente perchè lo penso, ed il pensiero non possiamo controllarlo. Non mi sono mai fatta problemi, i miei pensieri sono indipendenti da me. Se non ti va bene tanto piacere, il problema è tuo.
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Anche le medicine hanno gli effetti collaterali. Studiate sapientemente per guarire il malato,possono anche ucciderlo se mal somministrate.
La saggezza dell' uomo è saper somministrare il "dosaggio"della parola che dispensiamo.L' intelligenza,l' amore per chi riceve la verità in quel momento, sono i dosaggi giusti e sani.
Ancorati alla Verità,dobbiamo essere e imparare ad essere portatori di "salute". Spesso spiattellare lì,subito, in un modo brutale...significa tener conto solo del nostro egoismo e mostrare solo la nostra "malvagia capacità", di annientare ed uccidere l' altro.
Io non sono del partito di quelli che considerano il fatto di dire sempre e comunque quello che si pensa un pregio, io penso che a volte bisogna tener conto della sensibilità degli altri e controllare un po' le parole, NON dire cose che non si pensano, semplicemente tenersi per sè alcune cose se queste possono ferire e non è necessario esternarle o, come dice Cucciola, usare un certo tatto e dirle in un certo modo... cioè, a volte mi sembra che dietro la scusa della schiettezza e della sincerità si celi un desiderio nascosto e latente di far gratuitamente del male, nessuno mi impedisce di avere i miei pensieri, ci mancherebbe, ma sull'opportunità di manifestarli sempre e comunque... ecco, diciamo che nutro molte riserve...
Fonte: anni di esperienza personale
Il problema non è dire quello che si pensa, ma il come lo si dice. Sono sempre disposta a sentire l'opinione degli altri, perfino le critiche educate mi fanno piacere e non le disdegno, ma al giorno d'oggi quando uno ti dice scusa devo dirti quello che penso facilmente ti ha offeso come una carogna e allora non ci sto divento una furia e allora dico io quello che penso e chissà perchè non viene mai così ben accettato!!!!
quando quel pirla che fece la creazione non che stette tanto a pensare, la fece e basta, e poi stette a guardare l'effetto che fa, sapeva che ci sarebbero state delle epurazioni in modo generale chiamati anche estinzioni di specie superate, e così avverà con l'uomo quando avremo fatto il nostro tempo, saremo spazzati via, solo che forse l'uomo con il suo entusiasmo farà finire tutta la creazione in modo improvviso e questo era anche previsto! quindi non si può sempre stare a ponderare, se parlare o agire, si parla e si agisce sperando di fare il meno danno possibile alla creazione, se sarà possibile, intanto tutti vogliono la bomba atomica, con i suoi effetti devastanti che gli mericani hanno pure provato contro il giappone con ben 2 bombe atomiche e con milioni di vittime allo scoppio ed altri milioni a causa della nube atomica sprigiontesi, e nessuno che ha avuto il coraggio di condannare questi atti criminali contro civili innoccenti, ed oggi gli americaani vorrebbero dettare la loro legge democratica su tutto il pianeta!
No.... chi ha perspicacia sa quando e' il momento di parlare o di tacere.
Ma chi cazzu minni futti. Io dico quello che penso semplicemente perchè lo penso, ed il pensiero non possiamo controllarlo. Non mi sono mai fatta problemi, i miei pensieri sono indipendenti da me. Se non ti va bene tanto piacere, il problema è tuo.