Dell'Utri non è un uomo dell'Opus Dei come dice un utente, è solo un triste compagno di merende di Berlusconi, una vita passata insieme a gestire loschi affari come il gatto e la volpe. Poi quando sono iniziate ad emergere le problematiche derivanti dai loschi affari Berlusconi è riuscito in qualche modo a salvare se stesso ma ha lasciato che l'amico di una vita venisse affossato.
Ma a parte questo, se un carcerato è malato e ridotto allo stremo qualunque reato abbia commesso avrebbe diritto ad un riesame ed eventualmente ad una riconversione della pena detentiva in altra forma. Lo Stato deve difendersi dai criminali, non vendicarsi nei loro confronti fino al punto di anticiparne la dipartita.
penso sia una sia libera scelta e rimango convinto che comunque anche se oggi rifiuta il trattamento arrivati ad un certo punto verrà obbligato a farlo,rimane il fatto che se è colpevole deve rimanere in carcere punto e basta.
Dell'Utri appartiene all'elite comunitaria ed è perciò vittima della struttura giudiziaria.
I giudici italiani per la quasi totalità provengono dal meridione, da territori omertosi fatti di prepotenza e di soprusi, dove il rispetto dell'altro non esiste e tutto si risolve a suon di minacce, violenza e di lupara . Chi cresce e si forma in simili ambienti acquista un senso distorto dell'onestà e della moralità e da ogni suo atto trasparirà sempre la mentalità dei pastori sardi, dei mafiosi siciliani, dei camorristi napoletani, della 'ndragheta calabrese, della corona unita pugliese e via dicendo.
I giudici inoltre provengono tutti dal ceto povero e disagiato, contadino, operaio o impiegatizio, rappresentano la parte improduttiva della nazione, sono dei mantenuti, umiliati a vita dall’attesa del fine mese per intascare mercede, vivono alle spalle e con i soldi di chi genera ricchezza e rende possibile allo Stato di pagare i loro stipendi.
Ed i nostri antenati raccomandavano di non delegare mai la facoltà di giudicare alla plebe : perchè è purtroppo un suicidio sociale affidare l'amministrazione della giustizia ai figli del disagio e della povertà, quali sono i magistrati italiani, sempre vogliosi di rivincita alle mortificazioni patite nei confronti della società affermata e di successo
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Dell'Utri non è un uomo dell'Opus Dei come dice un utente, è solo un triste compagno di merende di Berlusconi, una vita passata insieme a gestire loschi affari come il gatto e la volpe. Poi quando sono iniziate ad emergere le problematiche derivanti dai loschi affari Berlusconi è riuscito in qualche modo a salvare se stesso ma ha lasciato che l'amico di una vita venisse affossato.
Ma a parte questo, se un carcerato è malato e ridotto allo stremo qualunque reato abbia commesso avrebbe diritto ad un riesame ed eventualmente ad una riconversione della pena detentiva in altra forma. Lo Stato deve difendersi dai criminali, non vendicarsi nei loro confronti fino al punto di anticiparne la dipartita.
non so cosa sia ma il direttore del carcere che lo ospita ha dichiarato che non sono in grado di curarlo
E' libero di fare ciò che desidera.
penso sia una sia libera scelta e rimango convinto che comunque anche se oggi rifiuta il trattamento arrivati ad un certo punto verrà obbligato a farlo,rimane il fatto che se è colpevole deve rimanere in carcere punto e basta.
Adesso chiede il trattamento umano negato ad altri con le due azioni
Dell' Utri è un uomo dell' Opus Dei, per quanto non ne sia mai stato ufficialmente membro.
Si occupino loro eventualmente di nutrirlo, lo Stato ha il dovere di aiutare le persone oneste in grave difficoltà economica, di dare a loro il cibo.
Se lui non mangia, tanto meglio, c'è cibo per un' altra persona.
Se mangiassero meno tutti i suoi compari del Vaticano, si salverebbero tante vite.
Dell'Utri appartiene all'elite comunitaria ed è perciò vittima della struttura giudiziaria.
I giudici italiani per la quasi totalità provengono dal meridione, da territori omertosi fatti di prepotenza e di soprusi, dove il rispetto dell'altro non esiste e tutto si risolve a suon di minacce, violenza e di lupara . Chi cresce e si forma in simili ambienti acquista un senso distorto dell'onestà e della moralità e da ogni suo atto trasparirà sempre la mentalità dei pastori sardi, dei mafiosi siciliani, dei camorristi napoletani, della 'ndragheta calabrese, della corona unita pugliese e via dicendo.
I giudici inoltre provengono tutti dal ceto povero e disagiato, contadino, operaio o impiegatizio, rappresentano la parte improduttiva della nazione, sono dei mantenuti, umiliati a vita dall’attesa del fine mese per intascare mercede, vivono alle spalle e con i soldi di chi genera ricchezza e rende possibile allo Stato di pagare i loro stipendi.
Ed i nostri antenati raccomandavano di non delegare mai la facoltà di giudicare alla plebe : perchè è purtroppo un suicidio sociale affidare l'amministrazione della giustizia ai figli del disagio e della povertà, quali sono i magistrati italiani, sempre vogliosi di rivincita alle mortificazioni patite nei confronti della società affermata e di successo
Suggerimenti da parte di legali.
A me piacerebbe moltissimo se rinunciasse del tutto al cibo e alle medicine!