Sino a non molti anni addietro, questa voce della Carta d'Identità (il documento personale per eccellenza) andava indicata obbligatoriamente. Quindi, la persona dichiarava di essere nubile/celibe, coniugata/o, separata/o, divorziata/o. Ormai da qualche tempo, dato che questa voce riguarda i cosiddetti dati sensibile della/del singola/o cittadina/o (alias privacy), è lasciata piena e libera facoltà di dichiarare il proprio stato civile individuale.
Significa che sino a un certo periodo temporale, i comuni inserivano la Stato civile dell'intestatario, ovvero se era nubile/celibe, coniugato o altro, mentre, da una certa data in poi, per una questione di privacy, questo dato non viene più inserito.
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Sino a non molti anni addietro, questa voce della Carta d'Identità (il documento personale per eccellenza) andava indicata obbligatoriamente. Quindi, la persona dichiarava di essere nubile/celibe, coniugata/o, separata/o, divorziata/o. Ormai da qualche tempo, dato che questa voce riguarda i cosiddetti dati sensibile della/del singola/o cittadina/o (alias privacy), è lasciata piena e libera facoltà di dichiarare il proprio stato civile individuale.
Significa che sino a un certo periodo temporale, i comuni inserivano la Stato civile dell'intestatario, ovvero se era nubile/celibe, coniugato o altro, mentre, da una certa data in poi, per una questione di privacy, questo dato non viene più inserito.