L'allerta c'è stato e poteva essere del colore che voleva, ma se continuano a costruire case nel letto del fiume è chiaro che prima o poi la piena arriva.
Sono I piani regolatori che servono a tutto meno che a quello che dovrebbero servire. I Piani Regolatori dovrebbero delimitare le zone in cui si può costruire non in base al fatto che il proprietario sia amico o no, non in base al fatto che sia dello stesso colore politico o no, dovrebbe guardare alle reali condizioni dei terreni, avere i pareri dei geologi. Ma in Italia è tutto corrotto e i criteri sono clientelari e politici invece che tecnici.
Ora è stata l'acqua e molti se la prendono con i fantomatici cambiamenti climatici, ma la prossima volta quando sarà il terremoto a tirare giù le case o l'eruzione vulcanica a fare migliaia o milioni di morti, non ci sarà la scusa dei cambiamenti climatici, e ci sarà solo da ammettere che la casa sul Vesuvio o sull'Etna sarebbe stato meglio non costruirla.
Purtroppo si tratta di negligenza: abbiamo un grado tecnologico e l'organizzazione giusta per poter evitare o limitare i danni causati da eventi catastrofici, ma ci vogliono leader (non necessariamente politici) che si facciano carico di questo problema e inizino anche a creare una nuova coscienza italiana che sia attenta a questo genere di problematiche. Purtroppo fa parte della mentalità del cittadino italiano trascurare tutto quello che riguarda la propria sicurezza: al sud mettere il casco o la cintura di sicurezza è considerata una cosa ridicola.
Perché l'attenzione della gente resta viva per il tempo dell'emergenza ma spinge per la sua gestione ma non per la programmazione della messa in sicurezza. Senza prevenire si possono solo raggiungere più rapidamente vittime sempre più numerose.
La Protezione Civile aveva tempestivamente diramato l'allarme meteo-climatico relativo a vaste zone dell'Italia, tra cui l'intera Liguria (infatti la partita che doveva essere disputata a Genova è stata rinviata) e parte della confinante Toscana (dove, in effetti, si è scatenato effettivamente il violento nubifragio). Purtroppo queste alluvioni si ripresenteranno a breve tempo, essenzialmente per due ragioni: 1) dopo la torrida Estate si è creata nell'atmosfera un'enorme quantità di Energia inespressa, dunque se, come, dove e quando pioverà i fenomeni saranno estremamente violenti, 2) in seguito al lunghissimo periodo siccitoso, il terreno riarso non è più in grado di assorbire le ingenti masse d'acqua, le quali rovinano incontenibili un po' ovunque seminando distruzione e morte. Aggiungiamo un terzo elemento negativo, ovvero che in molte (troppe) zone del nostro dissestato Paese numerosi e preziosissimi boschi sono stati distrutti dagli incendi dolosi, ragione per cui le eccedenze idriche non sono più trattenute provvidenzialmente, ma precipitano violentemente a valle. Del resto, lo si sa da anni ed anni che la nostra Italia è stata ridotta dal dissesto idrogeologico nelle condizioni di un'enorme groviera. I problemi maggiori si registreranno il prossimo Autunno, quando le piogge si faranno frequenti e cicliche. Il disastro di Livorno è stato solo un antipasto, purtroppo. E non è stato un disastro causato solamente dal maltempo, ma anche e soprattutto dall'incuria umana.
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L'allerta c'è stato e poteva essere del colore che voleva, ma se continuano a costruire case nel letto del fiume è chiaro che prima o poi la piena arriva.
Sono I piani regolatori che servono a tutto meno che a quello che dovrebbero servire. I Piani Regolatori dovrebbero delimitare le zone in cui si può costruire non in base al fatto che il proprietario sia amico o no, non in base al fatto che sia dello stesso colore politico o no, dovrebbe guardare alle reali condizioni dei terreni, avere i pareri dei geologi. Ma in Italia è tutto corrotto e i criteri sono clientelari e politici invece che tecnici.
Ora è stata l'acqua e molti se la prendono con i fantomatici cambiamenti climatici, ma la prossima volta quando sarà il terremoto a tirare giù le case o l'eruzione vulcanica a fare migliaia o milioni di morti, non ci sarà la scusa dei cambiamenti climatici, e ci sarà solo da ammettere che la casa sul Vesuvio o sull'Etna sarebbe stato meglio non costruirla.
Purtroppo si tratta di negligenza: abbiamo un grado tecnologico e l'organizzazione giusta per poter evitare o limitare i danni causati da eventi catastrofici, ma ci vogliono leader (non necessariamente politici) che si facciano carico di questo problema e inizino anche a creare una nuova coscienza italiana che sia attenta a questo genere di problematiche. Purtroppo fa parte della mentalità del cittadino italiano trascurare tutto quello che riguarda la propria sicurezza: al sud mettere il casco o la cintura di sicurezza è considerata una cosa ridicola.
Perché l'attenzione della gente resta viva per il tempo dell'emergenza ma spinge per la sua gestione ma non per la programmazione della messa in sicurezza. Senza prevenire si possono solo raggiungere più rapidamente vittime sempre più numerose.
La Protezione Civile aveva tempestivamente diramato l'allarme meteo-climatico relativo a vaste zone dell'Italia, tra cui l'intera Liguria (infatti la partita che doveva essere disputata a Genova è stata rinviata) e parte della confinante Toscana (dove, in effetti, si è scatenato effettivamente il violento nubifragio). Purtroppo queste alluvioni si ripresenteranno a breve tempo, essenzialmente per due ragioni: 1) dopo la torrida Estate si è creata nell'atmosfera un'enorme quantità di Energia inespressa, dunque se, come, dove e quando pioverà i fenomeni saranno estremamente violenti, 2) in seguito al lunghissimo periodo siccitoso, il terreno riarso non è più in grado di assorbire le ingenti masse d'acqua, le quali rovinano incontenibili un po' ovunque seminando distruzione e morte. Aggiungiamo un terzo elemento negativo, ovvero che in molte (troppe) zone del nostro dissestato Paese numerosi e preziosissimi boschi sono stati distrutti dagli incendi dolosi, ragione per cui le eccedenze idriche non sono più trattenute provvidenzialmente, ma precipitano violentemente a valle. Del resto, lo si sa da anni ed anni che la nostra Italia è stata ridotta dal dissesto idrogeologico nelle condizioni di un'enorme groviera. I problemi maggiori si registreranno il prossimo Autunno, quando le piogge si faranno frequenti e cicliche. Il disastro di Livorno è stato solo un antipasto, purtroppo. E non è stato un disastro causato solamente dal maltempo, ma anche e soprattutto dall'incuria umana.
come ancora, ha appena cominciato... s raccogli eciò che si semina, e Babbo Natale non esiste
abitavano in c*lo alla montagna, la casa era abusiva era fatta con acqua e sabbia. cosa devi lamentarti
Tutta colpa dei cambiamenti climatici
perche è un assassino