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Desiderio di crederci e incapacità di crederci mi sembrano un po' estreme come ipotesi e non credo che la maggior parte di coloro che credono nelle bufale si trovino in questi casi.

Ti dico ora che cosa succede nella mia mente credulona.

In un primo momento prendo conoscenza della notizia senza nessun giudizio da parte mia.

Questa notizia la suppongo vera in partenza così come devo supporre vero tutto ciò che accade intorno a me: è più economico, meno faticoso. Se infatti partissi dal presupposto contrario, o diffidassi in continuazione, credo che in un giorno o due sarei da manicomio.

In un secondo momento, se quanto riportato è in modo evidente incongruo con altri fatti o la mia esperienza subentra il dubbio e lo smascheramento della bufala, altrimenti me la bevo. Se invece la bufala appare congrua con tutto e non si sono delle contraddizioni apparenti me la bevo ancora di più.

Ci beviamo le bufale credo per una sorta di concorso di colpa..forse è un pò pigirizia , un pò eccesso di velocità delle informazioni circolanti e un pò la fonte ( se la cosa arriva da un contatto - amico , magari ci si fida anche di più )..Io sto cercando di imparare a verificare..

Perchè non si dà importanza ai contenuti...non si ha voglia di capire, di cercare, di scoprire...c'è solo tanta apatia e poca capacità (o voglia) di crearsi un'opinione personale e cercare il vero senso delle cose. Posso dar credito all'ipotesi del "desiderio di crederci" solo nella vita reale...alle persone che, ad esempio, si bevono tutte le scuse di un partner bugiardo perchè ha voglia di "credere" che sia tutto a posto e che tutto vada bene...per il resto credo si tratti di pura superficialità.

Forse non gli interessa davvero scoprirlo.

Dipende dal genere di Bufala.

dipende dallo stato d'animo del momento