ti dirò la mia esperienza.
Il sesso vissuto da un maschio ha in sé una forza vitale violentissima che dà una sensazione di pienezza e di "tripudio" che credo una donna non potrà mai conoscere.
L'amore colma diversamente, e anch'esso in maniera immensa.
Ma quando si riesce ad accettare di essere puro sesso nonostante si ami si è raggiunto il traguardo della felicità assoluta, per chi ha la fortuna di sdoppiarsi a questo modo.
Update:@ Puntino.
Credo che nemmeno un cerebroleso pensi che tutti gli uomini siano uguali e che tutte le donne siano uguali, sebbene dei tratti comuni di sesso ci siano, per fortuna della specie.
Update 3:@ Lilith:
è chiaro che non posso che concordare e confermo che la cosa è molto difficile, anche perché i fraintendimenti nella coppia sono la regola.
Quanti uomini scelgono infatti un atteggiamento troppo rispettoso nei confronti della donna (a letto) per cui la deludono? E quante donne non hanno il coraggio di dirlo per non ferire?
Trovare l'equilibrio, sì, e ogni coppia a suo modo, sperando se ne trovi uno che soddisfi entrambi e sperando che ciascuno capisca cosa realmente vuole dall'altro.
Update 5:@ Beyond:
giusto quello che dici, ma tengo a puntualizzare che io non stavo parlando di varianti dell'atto sessuale bensì di un interruttore che nel maschio può far scoccare un sentimento nuovo, irriverente e immensamente appagante per quanto non macroscopicamente visibile, che tuttavia per nulla sminuisce la donna perché s'intende che entrambi stanno dialogando come monadi, distinti e isolati eppure regolati da un meccanismo ad orologeria perfetto. Questa è il vero mistero della natura: ognuno per sé, eppure agendo per un bene comune senza neanche averne coscienza.
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Siamo sicuri che questo sdoppiamento, ammesso che fosse possibile, sarebbe garanzie di una maggiore comprensione e/o un appagamento migliore?!
Se la si vive in maniera nettamente diversa, sia dal punto di vista fisico che psicologico, un motivo ci sarà.
Io lascerei le cose come stanno.
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L'argomento è contorto e delicato di per sé, di conseguenza è difficile porsi domande, porle agli altri e tanto più rispondere.
Non credo che vadano mantenute separate le due cose, seppur donna ho sempre sostenuto la parte carnale dell'atto, anche dove si parla di amore. Sinceramente vedo molto poco l'aspetto platonico nel sesso, sia esso con amante o con consorte. Quello che forse ho malamente espresso è che va ricercato un equilibrio, un equilibrio relativo e puramente soggettivo, ciascuno il proprio in sostanza, sia parliamo di una donna sia che parliamo di un uomo.
Infondo il sesso è una dimensione di percezioni, piacere e sensazioni, se qualcuno si trova a suo agio pensando al lato romantico ben venga, se qualcuno per contro si sente a suo agio attraverso l'aspetto selvaggio ben venga cmq...l'importante è trovarsi e sintonizzarsi sulla stessa dimensione.
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Nei miei rapporti di coppia, ho sempre anteposto una prerogativa a tutto (forse talvolta anche prima del sentimento che tardava ad arrivare!) e cioè il dialogo; dialogo non inteso come logorìo del partner o come valvola di sfogo, ma dialogo inteso come operazione di interesse comune volta a migliore il rapporto in sé e la condizione reciproca.
Non ho mai voluto essere assecondata o compiaciuta, sono sempre scappata dagli uomini così, ho sempre parlato anche di sesso molto apertamente, cercando di ridurre al minimo i fraintendimenti, dicendo cosa mi piacesse e cosa si poteva "migliorare" e dall'altra parte è sempre stata apprezzato.
Ciao ;-)
Qualcuno ha accennato alla trascendenza, con questo concetto sono d'accordo.
Non sono invece d'accordo sulla trasgressione, perche'
a mio avviso, e' una ricerca delle emozioni, fuori dall'armonia della coppia, quindi sfugge ai soggetti interessati a frequentarsi come coppia, appagandosi materialmente ed intellettualmente, l' uno nell'altro.
Il tuo concetto di scindere le due personalita' caratteriali dell' uomo e della donna, io lo condivido a causa della mia visione taoista della vita; quindi, ritengo che sia un caso particolare, contingente alla circostanza che mi ha permesso di approfondire questo modo di intendere la vita.
Non mi sembra di essermi mai sdoppiata.
L'assolutezza dell'amore "puro" (con trecento virgolette) secondo me può contenere il fiume in piena di alcune correnti particolarmente forti, a volte non accettate o condivise da tutti.
Se nella coppia devi dire una serie di no, ovviamente ti aspetta una vita con qualcun altro con cui realizzare fantasie che presto o tardi chiederanno di essere espresse.
Il mio ex in questo era molto idealizzatore e platonico, il che a parer mio è un vero incubo.
Secondo me se ami trascendi, sennò è un amore "plastificato - borghese".
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Risposta riduttiva e un po' volgare la mia, in questi giorni sono poco in asse. Lo stress degli ultimi giorni mi ha cotonato i neuroni che insieme ad alan sorrenti cantano a squarciagola: "noi siamo figli delle stelleeee!" Hanno anche il vestitino iridescente.
parla per te.
evita di ritenere tutti gli uomini uguali fra loro e tutte le donne uguali fra loro.