A livello psicofisico.
Aldilà delle solite, risapute osservazioni, io credo che il maggior detrimento sia quello psicologico, insomma, l'essere umano è fragile, si complessa, non uscendo, non distraendosi, non relazionandosi, può annegare nella paura, nella tensione, quasi nell'afflizione, insomma, si perde di cognizione sociale, si sostituisce la spontaneità, la naturalezza allo stratagemma, perchè emergono sempre più difficoltà, sempre più incapacità nell'amalgamarsi perfettamente, perchè ormai la vita sociale è vista come un modello ideologico da imitare, non una prassi naturale, non una concretezza, soltanto un timore nascosto, un senso di distaccamento verso chi invece non si reprime, e non affonda nell'idealismo, bensì si scioglie, se ne frega, vede la vita sociale un costante uopo di divertimento, di felicità, di appagamento, non invece un ostacolo maturato sempre di più dal chiudersi nel proprio stato d'animo, che ormai determinato assolutamente dalla mancanza di ciò che si può ottenere, non da ciò che non si può ottenere, quello sì, ma parliamo di altro, quello non è chiudersi, quello è essere oramai sconfitti, persi, invece il danno morale di chi si perde nelle paure, nella confusione e nel conflitto psichico e non riesce a reagire, non riesce a svellere queste turbolenze, non è la sconfitta, bensì è l'orribile sfortuna di vivere solo mentalmente.
Update:Quanto*
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Nessuno qui ha concepito realmente il frutto della domanda.
Non si parla nè di pazzia, nè di motivi per cui il soggetto si segrega in casa.
Qua sono le conseguenze, che a livello mentale sono appieno disastrose, soprattutto per un piccolo adolescente che per una questione inerente alle difficoltà dei genitori è costretto a rimanere ogni giorno in casa, terribile, ma tutti gli esseri umani non possono stare realmente in queste condizioni, perchè come dice l'autore della domanda, si vivrebbe troppo mentalmente, e poco socialmente, poco concretamente e troppo astrattamente, l'essere umano è fatto per stare con gli altri, non può chiudersi in se stesso, non può isolarsi, perchè poi non può distrarsi, non può vivere se non di complessi e paure, di fissazioni, perchè la mente si fa fragile e cade facilmente, e non trova un giusto appiglio per per stare bene, si trascura solitariamente, e così l'individuo s'inguaia, e la preoccupazione viene sempre più a galla, come la disperazione, la tristezza, l'inappagamento e la piccolezza. Un essere umano deve vivere, e quello non è vivere, se non solo teoricamente, astrattamente, nel senso profondo della questione, e questo porta ad un abbattimento psichico, ad una numerosa creazione di problematiche, una dopo l'altra, che compaiono proprio nella mente di chi v'è serrato così in casa per tanti giorni, è proprio tale a crearsele da solo inconsciamente, a fissarsi e a dileguarsi in complessi per cercare di colmare quel tempo perso, ma ovviamente parliamo d'un andirivieni mica generato intenzionalmente, con il proprio bisogno, parliamo di tutt'altro, di un'elaborazione dell'inconscio.
Sì, è dannoso, bisogna scendere dalla palazzina! come diceva Massimo Troisi, bisogna uscire di casa! andare a rubare, a toccà e femmene! Proprio al ragazzo complessato!
Rick Grimes
"ho un'intelligenza spaventosa"
Che ingenuo. Ma quale intelligenza spaventosa? Ahahahaha! Magari ognuno avesse un possesso superiore o inferiore, avremmo di certo più sensatezza. Già il fatto che per te "essere intelligenti" a quanto pare, è così quantificabile al nulla, al vuoto, al semplice estrinsecare i propri pensieri, i propri sentori e le proprie analisi d'un mondo che non contempla risposta, definisce invece un criterio che basa su una profonda superficialità, scarsezza che ho scorto anche in altri tuoi interventi, "mediocri e anni luce da te" ... ma che ritardato, il classico napoletanocchio da sceneggiata sei, un caso patologico. Tu di certo non aiuti me, innanzitutto non è un fatto che mi riguarda, la mia domanda escluda ogni riferimento personale. il complesso è tuo, tu sei un fissato, che si rispecchia nella ridicola, risibile, idea costruita , non su di me, bensì sull'utente "noob saibot", e adesso, per l'appunto trovi motivo di odio, vedi me come punto critico, sono visto effettivamente come la tua mera rovina morale, per il semplice fatto che oramai, mi percepisci come un riflesso, come un'effigie dei tuoi disagi, e quindi tendi ad esecrarmi in ogni modo, ad annullarmi, tu vorresti fortemente "aiutare" me, perchè così, aiuti te, aiuti la tua idea, aiuti la tua figura, già il fatto che recepisci questa domanda come un'emulazione delle tue, significa che i complessi n capa te ce li hai tu, e stando su questo sito, mi accusi anche di essere Salvini, lo stupido, no, non sono nessuno di tutti e due, ma ormai questo è il tuo fermo, statico pensiero, e allora io che dovrei diverti? Che tu hai Don Chisciotte, Lumi, Shuren ecc. e ti autostellini?E siccome vedi me come un multiaccount cretino che si "butta" in tendenza e si risponde da solo, vedi indiscutibilmente, il tuo stesso modo di fare, e sì che sei astratto! ogni giorno su questo sito, a parlare coi tuoi account che fanno da te come "amici immaginari", ... per darti sicurezza, per darti un'immagine, per darti sembianze, ti auto elogi con "maestro buddano" .. ed altri 70 account , illusoriamente, cercando pateticamente di tramutare un semplice forum, come una perenne prospettiva, e vieni qui a perseguitarmi, segnalarmi, a fare account su di me ... mi offendi . Insomma, come ho già detto nel quesito qui sopra, vivi mentalmente, follemente, "distruggi" cosa? Tu l'unico individuo che distruggi, è te stesso, è il tuo scarso equilibrio tra "sicurezza" ed "insicurezza" , "felicità" e "infelicità" ed è proprio questo mancato equilibrio che ti fa essere il nulla, che ti fa essere vuoto e insulso, e ne consegue la tua fissa su di me, i tuoi tediosi, mai concreti sproloqui immaginari, proliferati da una visione di te stesso, della tua condizione psicofisica, che vorresti forzatamente affibbiare a me, trovando poi un giusto ramo su cui arrampicarsi, i frustrati scaricano la loro insoddisfazione sugli altri, per farti un esempio, i complessati, i loro complessi, cercando di farli vivere a questi altri, in modo da reperire una soluzione , quella interpersonale non vi è minimamente visibile, perchè non si ha una posizione sociale, si ha univocamente una triste posizione virtuale che danneggia amaramente, danneggia e riesce ad issare sempre più la paura, ed ora, non puoi tirarti fuori, non vuoi, devi per forza segregarmi nei tuoi complessi, devi per forza incentivarmi al "terrore" perchè così, trovi solo soluzione, trovi solo una sconfitta d'un ostacolo, e l'ostacolo sarei io? No, l'ostacolo è solo il varco inumano che stai erigendo nella tua insussistente vita.
Rispondo, malgrado di risposte ce ne siano in abbondanza e più d'una davvero buona, l'essere umano non può e non deve isolarsi, chiudersi in casa sostituire il contatto sociale con quello virtuale che è quello a cui sempre più spesso assistiamo, pena per questo comportamento è il disagio sociale, il non riconoscere, alla lunga, come solidali i propri simili, non accettarne più le loro differenze per aver interiorizzato troppo il proprio mondo...aprirsi al mondo e alla propria gente vuol dire continuare a crescere ed arricchire se stessi, per quanto a volte questo possa non sembrare!!
Spero di essere stata chiara nello spiegare il mio pensiero :)
La domanda, e la risposta di Pasquale e altri, rivela i danni psicologici,
L'introversione, la depressione di chi non esce mai per lunghissimo tempo.
Oltre alla mancanza di sole e di movimento, che porta a varie malattie.
Mah... io sono stato da solo per quasi 2 anni. Uscivo solamente per fare la spesa praticamente.. talvolta andavo ad allenarmi (da solo) al parco vicino a casa.. oppure andavo (da solo) al ristorante o a mangiare una pizza. Lavoravo da casa al pc quindi non avevo contatti veri e propri.. producevo e vendevo. Talvolta capitava di scrivere a qualche cliente per mail. Ma per questioni inerenti la transazione e nulla più.
In realtà credo che il corpo e la mente umana sia più "resistente" di quello che la si fa passare.... cioè... non ho notato particolati problemi.... c'è da dire che io ero già abituato a stare molto da solo.
L'unica cosa è che ad un certo punto mi sono trovato a scandire le giornate come un robot... non so perchè.. avevo questa tendenza. Ad ottimizzare i processi anche della casa... ad esempio avevo una sveglietta che mi diceva quando iniziare a preparare pranzo e cena, quando fare la lavatrice etc.
Mi alzavo sempre alla stessa ora, mangiavo sempre alla stessa ora, facevo la spesa nello stesso posto... ogni cosa era diventata una sorta di "rito". Andavo in bici a far la spesa. E alla sera guardavo una serie TV oppure un film.
E molte giornate passavano una uguale all'altra e quindi ho cominciato a fare difficoltà a ricordare che cosa avevo fatto il giorno prima a meno che non ci fosse stato un evento fuori dall'ordinario. (tipo andare a mangiar fuori da solo)
Non mi sentivo triste.. cioè.. non provavo particolarmente solitudine o cosa.. ero più derealizzato. Alienato direi.
Non che non lo sia anche adesso in una qualche misura.
Molti danni di sicuro .
Mai però tanti quanto la convivenza forzata con persone sgradevoli ,
tipo certi parenti , che ti stanno sull'anima da una vita ma che devi sopportare facendo buon viso a cattiva soete " per senso del dovere " e " in nome della famiglia ".
ti dico una cosa: dipende dalla persona.
In genere l' essere umano è un " animale sociale " ha bisogno di socializzare.
Però, io credo che, una persona che diventa depressa perchè sta sola 1 ora, non è normale come quella che non sente mai il bisogno di parlare con qualcuno!!
Per tutto ci vuole equilibrio, ci vuole anche buonsenso...
Cmq, tornando alla tua domanda, può essere dannoso non solo per la tua mente, ma anche per il tuo corpo, la tua salute insomma. L' aria, se pur inquinata e non pura, devi respirarla, è bello prendere un pò di sole in faccia per catturare le vitamine che servono al nostro equilibrio psico-fisico.
Sapevi che noi traiamo energia dal sole?
A volte in casa, si formano delle muffe che respirate portano lentamente alla morte. Pensa se non esci mai...
Fra tutti, penso di essere la persona più indicata per rispondere a questa domanda. Io non esco mai, sto sempre a casa. Non perché i miei genitori me lo impediscano eh, anzi, sono i primi a spronarmi, la scelta di non uscire è mia. In primis odio il caldo, poi non ho una "compagnia" e non mi va di vedere sempre le stesse cose. Sto bene così. L'unico "danno" che ho avuto modo di riscontrare è quello di sentirmi strana appena esco o faccio un'esperienza nuova fuori casa, cosa da poco comunque, infatti la parola danno l'ho messa fra virgolette. Salutiii
Ps: mi sono limitata a leggere il titolo della domanda, ho risposto solo a quello infatti, non mi andava di leggere tutto :)
perdi la cognizione dell'esterno, del tempo, di quello che ti circonda, dello stare con gli altri e condividere idee, opinioni che spesso servono per aprire anche la nostra conoscenza. Lo stare ogni tanto soli, per meditare per conoscersi intimamente e valutare quello che riusciamo a sorreggere, ma troppo isolati credo che faccia danno a livello psicologico portando alla depressione dalla quale da soli non se ne esce. Anche l'eremita sente il bisogno di scendere ogni tanto dal suo eremo per tuffarsi tra la gente, serve per osservare e paragonare il nostro pensare. Siamo nati per socializzare tutti, spesso ci piace l'isolamento, ma breve solo così possiamo confrontarci con gli altri e con noi stessi
Dipende da quanta autostima hai, stare da soli spinge a confrontarsi con se stessi, c'è chi è solo da anni e rimane una persona normale e chi dopo un mese già smette di radersi e tagliarsi i capelli. Comunque l'uomo è in grado di adattarsi alle più difficili situazioni, il problema è che si rischia di diventare insensibili per autoconservazione.