Secondo il buon Sigmund, chi impiega spesso e volentieri la propria fantasia (dunque fantasticando realtà e situazioni fattivamente solo virtuali ed ipotetiche) desidera fortemente evadere dalla propria quotidianità, che evidente ritiene insoddisfacente, deludente, e fonte di delusioni continue e profonde. Si trova, cioè, nella vera situazione della persona frustrata. Per poter almeno in parte trovare conforto e sollievo per il suo stato e per ovviare a tale e tanta frustrante condizione, deve gioco-forza fantasticare ... dunque immaginare e creare una realtà alternativa e un mondo ideale.
Forse perché si fantastica quando si ha bisogno di completare assenze che portano a non stare bene con se stessi io ho smesso di fantasticare da molto a parte sognare il mio massaggiatore
Bè detto cosi è un po riduttivo e non sono d'accordo, i frustrati piu che evadere in realta distruggono o vogliono quelle degli altri...fantasticare non è sinonimo di problemi , è ridicolo solo pensarlo...
Aggiungo che se hai molta fantasia , sei molto aperto mentalmente, perchè riesci a vivere realta' diverse oltre a quella che vedi fuori, non ti fai condizionare quindi.
Una cosa che somiglia a quello che dice lui è l'ipocrisia, che è una cosa che esiste tutti i giorni nel uomo, il suo modo di dare un senso a quello che fa e a dove vive per accettare la sua "realta'"...per non dover essere triste insomma, credere all'illusione...che è diverso da essere fantasiosi...diciamo in questo caso la chiamerei istinto di sopravvivenza...è ovvio che quello che si fa lo si debba accettare, altrimenti non lo si fa, sarebbe da pazzi xD
...e forse è anche per questo che non abbiamo un gran controllo del nostro cervello...
Ci sono chiare prove di come l'evoluzione del cervello si modifichi a seconda delle proprie azioni, ad esempio alcuni indigeni che si sono estinti , vivevano avendo percezioni dei loro cari quando morivano e andavano direttamente al funerale, usavano poco la parola...prevedevano anche olocausti, in altre parole il cervello viene sfruttato nelle cose in cui lo dedichi, come gli animali che hanno predisposizione diverse da quelle di altri, come animali che nascono piu aggressivi perchè i genitori vivevano liberi a differenza di molti cani che sono premurosi con l'uomo istintivamente...
oppure l'istinto dei cuccioli di alcuni animali che iniziano a camminare appena escono dalla pancia della madre...in poche parole ogni essere vivente punta in una direzione, l'essere umano usa poco l'istinto e di conseguenza (nonostante la sua illusa superiorita') a delle limitazioni lampanti rispetti ad altre forme di vita...questo dipende appunto da questa cosa che ti ho detto...
Sto aprendo nuovi discorsi, diciamo mi fermo qua comunque alla domanda ho risposto.
Riguarda la sfera sessuale, ma questo non spiega il talento creativo dei bambini che non hanno queste esperienze sessuali frustranti di cui parla. Quindi la creatività non si può intendere solo in quel senso.
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Secondo il buon Sigmund, chi impiega spesso e volentieri la propria fantasia (dunque fantasticando realtà e situazioni fattivamente solo virtuali ed ipotetiche) desidera fortemente evadere dalla propria quotidianità, che evidente ritiene insoddisfacente, deludente, e fonte di delusioni continue e profonde. Si trova, cioè, nella vera situazione della persona frustrata. Per poter almeno in parte trovare conforto e sollievo per il suo stato e per ovviare a tale e tanta frustrante condizione, deve gioco-forza fantasticare ... dunque immaginare e creare una realtà alternativa e un mondo ideale.
perchè ci si rifugia li quando la propria realtà fa schifo, quindi è logico pensare che se uno odia la propria realtà sia frustrato
Perché si è così frustati che a volte per rilassarsi e distrarsi bisogna usare la fantasia sia in positivo che in negativo
Forse perché si fantastica quando si ha bisogno di completare assenze che portano a non stare bene con se stessi io ho smesso di fantasticare da molto a parte sognare il mio massaggiatore
Bè detto cosi è un po riduttivo e non sono d'accordo, i frustrati piu che evadere in realta distruggono o vogliono quelle degli altri...fantasticare non è sinonimo di problemi , è ridicolo solo pensarlo...
Aggiungo che se hai molta fantasia , sei molto aperto mentalmente, perchè riesci a vivere realta' diverse oltre a quella che vedi fuori, non ti fai condizionare quindi.
Una cosa che somiglia a quello che dice lui è l'ipocrisia, che è una cosa che esiste tutti i giorni nel uomo, il suo modo di dare un senso a quello che fa e a dove vive per accettare la sua "realta'"...per non dover essere triste insomma, credere all'illusione...che è diverso da essere fantasiosi...diciamo in questo caso la chiamerei istinto di sopravvivenza...è ovvio che quello che si fa lo si debba accettare, altrimenti non lo si fa, sarebbe da pazzi xD
...e forse è anche per questo che non abbiamo un gran controllo del nostro cervello...
Ci sono chiare prove di come l'evoluzione del cervello si modifichi a seconda delle proprie azioni, ad esempio alcuni indigeni che si sono estinti , vivevano avendo percezioni dei loro cari quando morivano e andavano direttamente al funerale, usavano poco la parola...prevedevano anche olocausti, in altre parole il cervello viene sfruttato nelle cose in cui lo dedichi, come gli animali che hanno predisposizione diverse da quelle di altri, come animali che nascono piu aggressivi perchè i genitori vivevano liberi a differenza di molti cani che sono premurosi con l'uomo istintivamente...
oppure l'istinto dei cuccioli di alcuni animali che iniziano a camminare appena escono dalla pancia della madre...in poche parole ogni essere vivente punta in una direzione, l'essere umano usa poco l'istinto e di conseguenza (nonostante la sua illusa superiorita') a delle limitazioni lampanti rispetti ad altre forme di vita...questo dipende appunto da questa cosa che ti ho detto...
Sto aprendo nuovi discorsi, diciamo mi fermo qua comunque alla domanda ho risposto.
Perchè lui era un frustrato.
Riguarda la sfera sessuale, ma questo non spiega il talento creativo dei bambini che non hanno queste esperienze sessuali frustranti di cui parla. Quindi la creatività non si può intendere solo in quel senso.
Perché è in questa situazione che nasce il profondo della persona
boh