E' quello che viene comunemente chiamato "tran-tran" quotidiano. Per intenderci, è la vita di chi tutti i santi giorni (o quasi) limita la sua esistenza fra casa - lavoro (o scuola) - casa. Generalmente, in un'esistenza così metodica, monotona e ripetitiva, non c'è da aspettarsi granché. Difficilmente accadono novità di rilievo, sia nel bene, sia nel male. Diciamo così: non si vive appieno, ma ci si lascia vivere per sopravvivere.
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E' quello che viene comunemente chiamato "tran-tran" quotidiano. Per intenderci, è la vita di chi tutti i santi giorni (o quasi) limita la sua esistenza fra casa - lavoro (o scuola) - casa. Generalmente, in un'esistenza così metodica, monotona e ripetitiva, non c'è da aspettarsi granché. Difficilmente accadono novità di rilievo, sia nel bene, sia nel male. Diciamo così: non si vive appieno, ma ci si lascia vivere per sopravvivere.
penso proprio di no
Quando arrivi ad aver bisogno di una ragione di vita è li che smarrisci te stesso,
sarà sempre peggio