In una nota Commedia dei primi del Novecento, questa nutrita categoria di impiegati costituiva il prezioso e numeroso esercito dei cosiddetti "travet". Spesso li si dipingeva come .... sepolti vivi in qualche polveroso ed anonimo ufficetto. Un quadro decisamente desolante. Eppure, tieni e teniamo presente che è stato merito di queste alacri formichine se, nel bene e nel male, il nostro Paese è sopravvissuto sino ai nostri giorni. Certo, la loro vita non è stata entusiasmante .... la classica esistenza dipinta nel celeberrimo brano musicale "Mille Lire al mese". Il lavoro fisso, il modesto appartamentino di proprietà, la famigliola, e, dulcis in fundo, la meritata, giusta pensione. Oggi come oggi quel sistema è abbastanza obsoleto e superato, in primo luogo a causa del profondo cambiamento delle situazioni occupazionali ed a cominciare dalla scomparsa del famigerato "posto fisso".
il grigio impiegatuccio, anche lui, può tirare fuori gli attributi. Sai quanti ne ho sentiti: " ah, qui sono un numero, la carriera la fai solo se sei figlio di....di....o di....". Strònzate, cominciando dal sottoscritto ma ti garantisco che non solo l' unico, io ero grigio poi sono sbiancato poi rosso e poi giallo a 23 anni avevo una squadra di 20 ragazzi alle mie dipendenze, a 30 vemdevo macchinari da 1 miliardo delle vecchie lirette ogni botta e sono andato in pensione vendendo flotte di automezzi in italia ed estero, sono sempère stato uno dei primi. Come ho fatto ? Mi sono fatto un hulo come un pneumatico da camion lavorando quando gli altri erano a casa da un pezzo. Ed ho avuto sempre a fianco una grande donna, senza di lei....no way !!!!
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Sono solo dei mediocri schiavi della società che li usa e che sfrutta il loro stesso egoismo per renderli ciechi e prigionieri.
In una nota Commedia dei primi del Novecento, questa nutrita categoria di impiegati costituiva il prezioso e numeroso esercito dei cosiddetti "travet". Spesso li si dipingeva come .... sepolti vivi in qualche polveroso ed anonimo ufficetto. Un quadro decisamente desolante. Eppure, tieni e teniamo presente che è stato merito di queste alacri formichine se, nel bene e nel male, il nostro Paese è sopravvissuto sino ai nostri giorni. Certo, la loro vita non è stata entusiasmante .... la classica esistenza dipinta nel celeberrimo brano musicale "Mille Lire al mese". Il lavoro fisso, il modesto appartamentino di proprietà, la famigliola, e, dulcis in fundo, la meritata, giusta pensione. Oggi come oggi quel sistema è abbastanza obsoleto e superato, in primo luogo a causa del profondo cambiamento delle situazioni occupazionali ed a cominciare dalla scomparsa del famigerato "posto fisso".
Mettendosi in gioco, i grigi impirgatucci sono convinti di non avere capacità
il grigio impiegatuccio, anche lui, può tirare fuori gli attributi. Sai quanti ne ho sentiti: " ah, qui sono un numero, la carriera la fai solo se sei figlio di....di....o di....". Strònzate, cominciando dal sottoscritto ma ti garantisco che non solo l' unico, io ero grigio poi sono sbiancato poi rosso e poi giallo a 23 anni avevo una squadra di 20 ragazzi alle mie dipendenze, a 30 vemdevo macchinari da 1 miliardo delle vecchie lirette ogni botta e sono andato in pensione vendendo flotte di automezzi in italia ed estero, sono sempère stato uno dei primi. Come ho fatto ? Mi sono fatto un hulo come un pneumatico da camion lavorando quando gli altri erano a casa da un pezzo. Ed ho avuto sempre a fianco una grande donna, senza di lei....no way !!!!
Lì dove ti trovi, fai quello che puoi con ciò che hai. (cit. Theodore Roosvelt)