l'inter da inizio stagione è sempre stata una discreta squadra nelle mani di un ottimo allenatore che ha impartito mentalità e metodo ma che in certe occasioni difficilmente avrebbe potuto fare miracoli, tra l'altro alla luce della partita di ieri ha pesato la scelta estiva di tenere joao mario per cedere banega, uno che ieri avrebbe risolto moltissimi problemi perché l'inter delle ultime uscite è sembrata vuota e prevedibile proprio sulla trequarti dove una volta chiuse le fasce è entrata in enorme difficoltà nel creare gioco, quando il centrocampo non sale come dovrebbe e un borja valero che non ha condizione superiore ai 20minuti l'inter difficilmente può fare la partita, per questo spalletti ha più volte ribadito che a questa squadra mancano quei 2 o 3 giocatori in grado di far cambiare il passo, di alzare il livello di gioco per mettere in piedi una squadra da primi posti, ora non so se l'aumento di ingaggio ad icardi ha movimentato gli animi nello spogliatoio ma di certo l'inter dell'ultimo mese è un'altra squadra da quella che eravamo abituati a vedere, anche se ieri grande merito ha avuto il milan che ha giocato con un altro piglio e con una ben maggiore intensità, sembrerà assurdo ma il risultato ha retto a fronte di 2 condizioni: la buona difesa dell'inter e l'inconsistenza in attacco del milan, fosse stato alterato almeno uno dei 2 fattori i rossoneri avrebbero sbloccato già in largo anticipo se consideriamo le varie conclusioni fermate solo da handanovic su bonaventura, traversa per suso e i tanti tiri ribattuti dal muro difensivo interista, ora come dopo i tempi supplementari con il pordenone ad attendere gli uomini di spalletti ci sarà una sfida casalinga difficile (lazio) come quella contro l'udinese che è costata i 3 punti sarà una partita tosta con degli avversari in buona condizione psico fisica (1-0 alla fiorentina in coppa italia) per i biancocelesti la possibilità di accorciare la classifica con un ipotetico sorpasso in caso di vittoria nella partita di recupero contro l'udinese, addirittura più vicina la roma: solo 2 lunghezze che con 2 partite da recuperare, all'inter il campanello d'allarme è già scattato
Se non crisi vera e propria, diciamo che si tratta di una mini-crisi. Probabilmente più a livello psicologico che non a livello fisico, anche se la formazione nerazzurra ha mostrato già da qualche settimana evidenti segnali di stanchezza e logoramento. Si tratta della terza sconfitta dell'Inter. Questa è stata particolarmente bruciante, sia perché è avvenuta al termine del sempre acceso e sentito Derby meneghino, sia perché è costata l'eliminazione dalla Coppa Italia, sia perché l'Inter era stasera stra-favorita. Per capire qualcosa di più sulle reali condizioni nerazzurre attuali, aspettiamo l'imminente match contro la lanciatissima Lazio. Per quel che riguarda Icardi, il calciatore è inevitabilmente stanco, provato e logoro. Spalletti temeva proprio questo calo psicofisico. Il contratto è stato prolungato a fior di soldoni comunque, il Real-Madrid è andato realmente vicinissimo al "colpaccio".
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Un Icardi da pallone di platino!!!
l'inter da inizio stagione è sempre stata una discreta squadra nelle mani di un ottimo allenatore che ha impartito mentalità e metodo ma che in certe occasioni difficilmente avrebbe potuto fare miracoli, tra l'altro alla luce della partita di ieri ha pesato la scelta estiva di tenere joao mario per cedere banega, uno che ieri avrebbe risolto moltissimi problemi perché l'inter delle ultime uscite è sembrata vuota e prevedibile proprio sulla trequarti dove una volta chiuse le fasce è entrata in enorme difficoltà nel creare gioco, quando il centrocampo non sale come dovrebbe e un borja valero che non ha condizione superiore ai 20minuti l'inter difficilmente può fare la partita, per questo spalletti ha più volte ribadito che a questa squadra mancano quei 2 o 3 giocatori in grado di far cambiare il passo, di alzare il livello di gioco per mettere in piedi una squadra da primi posti, ora non so se l'aumento di ingaggio ad icardi ha movimentato gli animi nello spogliatoio ma di certo l'inter dell'ultimo mese è un'altra squadra da quella che eravamo abituati a vedere, anche se ieri grande merito ha avuto il milan che ha giocato con un altro piglio e con una ben maggiore intensità, sembrerà assurdo ma il risultato ha retto a fronte di 2 condizioni: la buona difesa dell'inter e l'inconsistenza in attacco del milan, fosse stato alterato almeno uno dei 2 fattori i rossoneri avrebbero sbloccato già in largo anticipo se consideriamo le varie conclusioni fermate solo da handanovic su bonaventura, traversa per suso e i tanti tiri ribattuti dal muro difensivo interista, ora come dopo i tempi supplementari con il pordenone ad attendere gli uomini di spalletti ci sarà una sfida casalinga difficile (lazio) come quella contro l'udinese che è costata i 3 punti sarà una partita tosta con degli avversari in buona condizione psico fisica (1-0 alla fiorentina in coppa italia) per i biancocelesti la possibilità di accorciare la classifica con un ipotetico sorpasso in caso di vittoria nella partita di recupero contro l'udinese, addirittura più vicina la roma: solo 2 lunghezze che con 2 partite da recuperare, all'inter il campanello d'allarme è già scattato
Ancora bisogna aspettare il raggiungimento ufficiale del 5° posto in Campionato.
Se non crisi vera e propria, diciamo che si tratta di una mini-crisi. Probabilmente più a livello psicologico che non a livello fisico, anche se la formazione nerazzurra ha mostrato già da qualche settimana evidenti segnali di stanchezza e logoramento. Si tratta della terza sconfitta dell'Inter. Questa è stata particolarmente bruciante, sia perché è avvenuta al termine del sempre acceso e sentito Derby meneghino, sia perché è costata l'eliminazione dalla Coppa Italia, sia perché l'Inter era stasera stra-favorita. Per capire qualcosa di più sulle reali condizioni nerazzurre attuali, aspettiamo l'imminente match contro la lanciatissima Lazio. Per quel che riguarda Icardi, il calciatore è inevitabilmente stanco, provato e logoro. Spalletti temeva proprio questo calo psicofisico. Il contratto è stato prolungato a fior di soldoni comunque, il Real-Madrid è andato realmente vicinissimo al "colpaccio".