In uno dei numerosissimi, stupendi suoi brani affermava: DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE, DAL LETAME NASCONO I FIOR. Pensate che sia ancora attuale tale riflessione, in questi nostri tempi balordi, interamente basati sull'APPARENZA ?!!?
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Ciao cucciolo aristo!! Come tu giustamente hai scritto, viviamo proprio in una società quasi interamente basata sull'apparanza, dove si fa a gara a chi possiede i beni più lussuosi e ricercati, i servizi più "in", i locali più alla moda...
Ogni momento della nostra giornata, già quando siamo in casa, (vedi tv, radio, giornali) e poi sempre più appena si esce è fortemente segnato da tutto ciò...cosicchè anche i momenti che dovrebbero essere i più felici e spensierati, come ad esempio, le vancanze o una semplice uscita con gli amici diventano motivo di stress, di disagio e, soprattutto, di sottile "invidia" per chi possiede e si può permettere quanto più di noi.
Tutto ciò per colmare quel grande vuoto che è dentro noi e quei fiori che non riusciamo più a cogliere, coltivare e far crescere lentamente, con cura, nelle semplici realtà quotidiane..Dal letame, dalle fatiche di ogni giorni, dai rimproveri, dalle difficoltà...è vero nascono i fiori se tali ostacoli, difficoltà e fatiche sono vissute in modo costruttivo e secondo un'ottica di crescita e miglioramento personale...allora in queste situazioni un diamante, anche il più piccolo e silenzioso, assume un valore e un significato del tutto diverso che tante persone, magari per tanti anni, non riescono a comprendere perchè si "accontentano" per scelta (magari come barriera protettiva) di un'esistenza piatta, ripetitiva e basata su valori materiali che, purtroppo, in molti casi, diventano l'unico riferimento anche a livello umano. Termino con una frase della canzone "Avrai" di Baglioni..., altro grandissimo cantautore italiano che personalmente amo molto..."Avrai, avrai, avrai il tuo tempo per andar lontano, camminerai dimenticando, ti fermerai sognando...avrai, avrai, avrai la stessa mia triste speranza e sentirai di non avere amato mai abbastanza..se amore, amore, amore, amore avrai..." Buona notte dolce Aristo!!
dopo tante dotte risposte, quasi per reazione "notturna", mi viene in mente:
"diamonds are a girl's best friends"
però non disdegno i fiori.
Purtroppo, da che mondo è mondo, si va avanti a forza di Economia più o meno politica.
Caro Aristo66,
figurati se non ricordo Andrè, aveva due anni più di me ed era uno dei miti della mia generazione; mi ricorda la mezza rivoluzione del ’68. Prendo spunto dalla tua riflessione e permettimi di “forzare” un po’ la domanda e dare un taglio “politico” alla risposta…troppo ghiotto il “boccone” che raramente mi offri, per lasciarlo cadere a terra.
Il nonno, già da allora, non approvava o partecipava alla contestazione in atto negli anni 60/70; non sono mai stato polemico in vita mia, mai fatto uno sciopero, sempre corretto, rispettoso dei superiori, collaborativo e propositivo; e ti spiego, a mio avviso, come siamo arrivati al conformismo, “all’apparenza”, idolo o vero e proprio “Molok” dei nostri giorni.
Già nel ‘970 comprendevo dove saremmo finiti. I politici, visto che la gran massa pretendeva “libertà” di ogni genere, a piene mani, ne ha loro messo a loro disposizione una gran “caraffa” e la gente ne ha fatto un uso smodato.
La classe dirigente di allora, ha lasciato proliferare i partiti (se vai su Internet ne trovi circa 80, nati dopo il ‘48) e la gente si è divisa…proprio il loro intento. “Divide et impera” era il motto dei Romani…frammenta il potere dell’avversario, per impedirgli di coalizzarsi contro un obiettivo comune, quindi per evitare il formarsi di un cuneo compatto per attaccarti o demolirti.
La riprova l’abbiamo ai nostri giorni…dopo l’ubriacatura, siamo ritornati né più né meno agli anni ’70, con due soli partiti (allora DC-PC). C’è una differenza però, il “conto salato”…in pratica i debiti che la politica ha contratto per compiacere quei partiti, ora scomparsi. Quindi, una bella caraffa di nettare lassista sì, ma velenoso. E siamo qua a pagarne il fio. Ecco i nostri tempi…la colpa?…in parte anche nostra, per essere caduti in una rete, tesa ad “arte”…in pratica, dei veri “boccaloni”.
Ohei! E’ una mia analisi, lieto di pareri da parte degli amici di “Ans”. Con simpatia, nonno Eugenio.
secondo me purtroppo l'apparenza è ormai un biglietto di presentazione importante nella società. Credo che sia importante restituire un valore reale alle cose, tutto il resto è acqua frsca. Sarà banale ma tragicamente vero, le persone giudicano in base alla loro convenienza...all'apparenza. Chi è davvero genuino ormai?
Ciao
Secondo me una cosa più azzeccata non poteva dirla!!!
Hai detto bene,APPARENZA...
E infatti dai diamanti,belli e luminosi,non nasce nulla...
Dal letame,brutto e puzzolente,nascono i fiori...
Purtroppo "vanitas peccata mundi",l'apparenza conta più della sostanza in quest'epoca di ciarlatani...
Intramontabile direi.Io ne sono sempre piu convinta,oltretutto è anche scientificamente dimostrabile :-)
L apparenza non lascia nulla,da qualcosa di superficiale e ci colpisce in modo superficiale.Tutto quello che ho ricevuto nella mia vita e che mi ha lasciato davvero qualcosa nel profondo,nel cuore,nella mente è arrivato dal "basso".
Concetto eterno!!!
Hai usato il termine adatto...APPARENZA...
Tale è e tale rimane, tutto stà nello stabilire in noi, quanto ci accontentiamo di vivere solo per quella.
Il modo stesso in cui hai formulato la domanda...la dice lunga sul tuo punto di vista.