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Ciao Frank, molto probabilmente ti riferivi alla mia risposta alla domanda di Wanial sullo stesso argomento. Come ho già cercato di chiarire, ma non è assolutamente facile, una verità assoluta dovrebbe essere valida a qualsiasi livello e non dovrebbe mai essere possibile una qualsiasi contraddizione. In altri termini l' uomo non può stabilire se la caratteristica della vita di andare incontro inevitabilmente alla morte sia una verità assoluta. Noi possiamo soltanto affermare che ciò che ci risulta è che la vita tende ad avere un inizio ed una fine, ma non che possa essere considerata una verità assoluta, perché ad esempio potrebbero esserci degli organismi di carattere vitale, come ad esempio alcuni organismi unicellulari che non muoiono mai. Questo come esempio. Ma più in generale la nostra conoscenza, proprio perché filtrata dai sensi, che non tendono alla conoscenza ma alla sopravvivenza, spesso non sono in grado di fornirci risposte tali che la nostra capacità razionale poi possa determinare verità assolute. Ma anche se ce le fornissero ci sarebbe sempre da valutare che il mondo è in costante divenire, in costante cambiamento, e che non esistono regole fisse che controllano le sinergie che di volta in volta accadono intorno a noi. Le nostre verità sono perciò sempre parziali. Per avere un approfondimento ti consiglio di digitare Isaac Asimov e verità, e dovrebbe apparirti un articolo dello scienziato noto scrittore di fantascienza, ma anche di testi scientifici, che potrebbe esserti molto utile. Garbino.

Bravo! Hai dato una risposta meravigliosa. L'unica certezza è che moriamo, tutto il resto è un tentativo di sfuggire a quest'unica verita!

Vediamo