ciao, sono un ragazzo di 18 anni e sto in una comunità educativa da 1 anno. sono finito qui per una presunta "incapacità genitoriale" (non andavo a scuola, facevo tardi la sera e i miei genitori erano incapaci di "controllarmi") non ho problemi con le sostanze, ne legali, infatti mi hanno anche fatto l esame del capello prima di entrare ed è risultato negativo. Quello che mi chiedo è, date le circostanze, essendo io maggiorenne, come è possibile che non ho possibilità di scelta riguardo ad un eventuale rientro a casa? il 7 novembre avrò un incontro con il giudice, ma mi è stato detto che anche se la mia volontà è quella di andarmene sarà il giudice a decidere.
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In quanto maggiorenne, avresti (ed hai) il pieno diritto di uscire da questa Comunità. Tuttavia, sarà indispensabile il parere del Giudice che ha seguito il tuo caso sin da quando eri ancora minorenne. Infatti, hai sì 18 anni legalmente compiuti, tuttavia sei ancora incapace di condurre una tua vita autonoma ed indipendente, nonché dignitosa. Se, del resto, tu dovessi tornare ad abitare ed a vivere in famiglia, è ovvio che si ripresenterebbero gli stessi problemi in ragione dei quali ne sei stato sinora allontanato. Dunque, il Giudice dovrà tener conto della tua ancor difficile realtà attuale, disponendo un tuo nuovo affidamento in un'altra Comunità (ad esempio, una Comunità - Lavoro).
A volte fanno il TSO che significa "trattamento sanitario obbligatorio" e anche se maggiorenne non hai diritto di decidere in questo caso. Per uscire puoi solamente far vedere che stai meglio e hai cominciato a vivere in modo "sano" facendo tutto quello che ti dicono di fare.
Accipuffolina, non penso proprio che ti abbiano puffato il TSO (acronimo di trattamento sanitario obbligatorio), primo perché solitamente ha una durata di poche settimane (anche se può essere rinnovabile), secondo perché chi è sottoposto a TSO non viene collocato in una comunità, bensì nel reparto psichiatrico di un ospedale.
Per tutti i puffi, secondo me ti hanno interdetto, ossia riconosciuto giuridicamente non in grado d'intendere e di volere, e quindi di badare a te stesso.
Saluti puffosi! Puff, puff!
Certo che puoi andartene.