Era la Massima alla base degli antichi Gladiatori romani, che combattevano tra loro ciclicamente nelle arene. Quasi sempre (per non dire sempre) tali feroci duelli erano all'ultimo sangue. Dunque, il Gladiatore che riusciva a sconfiggere l'avversario era costretto ad ucciderlo. Se si fosse rifiutato, sarebbe perito al suo posto. Dunque, il vincitore ricordava al morituro: "la tua morte è la mia vita".
Si usa per indicare il caso in cui tu debba fare una scelta o un'azione a tuo beneficio ma a discapito di qualcun'altro, spesso molto drastica (come, per esempio, denunciare un tuo collega per salvare il posto di lavoro), e si dice appunto mors tua vita mea indicando che è piuttosto che rimetterci tu, ci rimette qualcun'altro.
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Era la Massima alla base degli antichi Gladiatori romani, che combattevano tra loro ciclicamente nelle arene. Quasi sempre (per non dire sempre) tali feroci duelli erano all'ultimo sangue. Dunque, il Gladiatore che riusciva a sconfiggere l'avversario era costretto ad ucciderlo. Se si fosse rifiutato, sarebbe perito al suo posto. Dunque, il vincitore ricordava al morituro: "la tua morte è la mia vita".
Si usa per indicare il caso in cui tu debba fare una scelta o un'azione a tuo beneficio ma a discapito di qualcun'altro, spesso molto drastica (come, per esempio, denunciare un tuo collega per salvare il posto di lavoro), e si dice appunto mors tua vita mea indicando che è piuttosto che rimetterci tu, ci rimette qualcun'altro.
Ciao!
Perché ognuno trae giovamento dal FALLIMENTO del suo rivale, ecco perché.. (>_>)
penso la usassero in battaglia dove era questione di vita o di morte
credo per farsi coraggio nell'uccidere qualcuno